Imu, la rivolta di commercianti e artigiani

Contestati duramente gli aumenti dal 7,6 al 9,6 per cento delle tariffe sulle seconde case

AVEZZANO. Imposta municipale unica: le associazioni di categoria chiedono al Comune di rivedere le aliquote. In vista della scadenza della terza rata della nuova tassa introdotta dal governo Monti, Confcommercio, Cna, Confesercenti e Confartigianato scendono in campo a tutela di consumatori ed esercenti e si appellano all'amministrazione Di Pangrazio affinché vengano bloccati gli aumenti. Se infatti gli avezzanesi avevano tirato un sospiro di sollievo alla notizia che l'aliquota sulla prima casa dal 4 al 3,5 per mille, quando hanno saputo che per la seconda casa e gli altri immobili c'è stato uno scatto dal 7,6 a 9,6 sono andati su tutte le furie e hanno chiesto alle associazioni di intervenire. «Al di là degli schieramenti», si legge in una nota di Confcommercio, Cna, Confesercenti e Confartigianato, «chiediamo ai consiglieri comunali di prendersi le proprie responsabilità e di votare contro l’aumento dell’Imu sugli immobili dei negozi di vicinato, dei pubblici esercizi, delle botteghe artigiane e dei capannoni artigianali. «Nelle nostre associazioni», hanno continuato i responsabili delle associazioni di categoria, «arrivano notizie di imprese che non riusciranno a pagare gli stipendi di ottobre e dall’amministrazione comunale, al posto di sostegni e di comprensioni per le difficoltà del momento, ci arriva un provvedimento di aumento dell’Imu, di due punti sull’aliquota base». Il grido disperato dei rappresentanti di Confcommercio, Cna, Confesercenti e Confartigianato è rivolto agli amministratori che oggi si troveranno a discutere le nuove aliquote sull'imposta municipale unica. Il loro auspicio è che i consiglieri, sia di maggioranza, sia di opposizione, possano ostacolare l'approvazione degli aumenti andando così incontro ai cittadini e ai commercianti. «Ai consiglieri comunali chiediamo di aiutare le imprese a sopravvivere facendosi carico di un problema di migliaia di famiglie che, dal commercio e dal terziario più in generale, ricavano il proprio reddito», hanno concluso i delegati delle associazioni, «ciò che stanno affrontando le nostre imprese è un terremoto economico che rischia di metterle al tappeto. Per queste imprese la mazzata dell’Imu decisa dalla giunta, se approvata dal consiglio, avrebbe un effetto deleterio senza precedenti»

Anche Confedilizia e Uppi sono contrari agli aumenti Imu.

Eleonora Berardinetti

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