In città 100 edifici non agibili
Istituito il Centro della Protezione civile, continuano i falsi allarmi
SULMONA. Monitoraggio del territorio e gestione dell'emergenza. Il Comune di Sulmona da ieri ha attivato a pieno ritmo il Comitato operativo misto (Com), con la competenza su altri undici paesi del circondario, e tra questi anche Pratola Peligna, Pacentro, Raiano, Villalago, Scanno. Presto entrerà a farvi parte anche Goriano. Al riguardo, sono in arrivo oltre un centinaio di vigili del fuoco per rispondere alle esigenze della popolazione: dal montaggio delle tende nei paesi colpiti dal sisma (sebbene in modo meno grave rispetto all'Aquila), al sopralluogo degli immobili per verificarne l'agibilità.
Il campo è stato allestito nella scuola di Polizia penitenziaria, a Fonte d'Amore, mentre si sta individuando un'area per trasformarla in centro di ammassamento, cioè un punto di ritrovo per volontari e mezzi.
«Stiamo potenziando la nostra presenza sul territorio per valutare le situazioni di priorità», afferma l'ingegner Ferdinando Napolione, sostituto direttore regionale dei vigili del fuoco. «Dopo i primi giorni trascorsi all'Aquila a scavare tra le macerie per salvare vite umane, ora è necessario pensare ad altre situazioni, come i sopralluoghi negli stabili e l'allestimento di tendopoli per chi, anche se ha una casa agibile, preferisce dormire fuori».
L'assessore comunale alla Protezione civile, Enea Di Ianni, il presidente del consiglio comunale Nicola Angelucci, i componenti della giunta e i tecnici comunali continuano il lavoro per tranquilizzare la popolazione.
«Purtroppo», interviene Di Ianni «non si fermano i falsi allarmi. I telefoni della Protezione civile sono tempestati di chiamate di cittadini in preda al panico. Vogliamo tranquillizzare tutti: siamo in costante contatto con i tecnici dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Le scosse che avvertiamo sono di assestamento, stiamo lavorando initerrotamente da giorni».
Fino ad oggi sono stati controllati 467 edifici cittadini dai tecnici comunali, e 366 sono stati dichiarati agibili, 14 inagibili (molte sono case non abitate), 20 semi-inagibili e 38 temporaneamente inagibili.
In fase di verifica anche l'agibilità dell'ufficio turistico comunale e del Museo civico.
Agibili, invece, tutti gli edifici scolastici che, salvo cambiamenti, dovrebbero riaprire giovedì.
Infine, il sindaco Fabio Federico e l'assessore al Bilancio e patrimonio Giuseppe Schiavo fanno sapere di aver messo a disposizione delle popolazioni aquilane, per uso abitativo, alcuni degli immobili di proprietà comunale, inizialmente compresi nel piano vendita, approvato nelle scorse settimane in consiglio comunale.
Il Comune è anche pronto ad accogliere, per tutto il tempo necessario, strutture e servizi della città dell'Aquila che il recente sisma ha messo nelle condizioni di inagibilità e inutilizzabilità.
«In queste ore di profondo cordoglio e dolore, con grande sobrietà e solidarietà», aggiunge Schiavo «con sentimento di accorata partecipazione al lutto di quanti piangono i loro cari travolti dalla sciagura, vogliamo contribuire alla ripresa della vita pubblica e culturale della città dell'Aquila».
Il campo è stato allestito nella scuola di Polizia penitenziaria, a Fonte d'Amore, mentre si sta individuando un'area per trasformarla in centro di ammassamento, cioè un punto di ritrovo per volontari e mezzi.
«Stiamo potenziando la nostra presenza sul territorio per valutare le situazioni di priorità», afferma l'ingegner Ferdinando Napolione, sostituto direttore regionale dei vigili del fuoco. «Dopo i primi giorni trascorsi all'Aquila a scavare tra le macerie per salvare vite umane, ora è necessario pensare ad altre situazioni, come i sopralluoghi negli stabili e l'allestimento di tendopoli per chi, anche se ha una casa agibile, preferisce dormire fuori».
L'assessore comunale alla Protezione civile, Enea Di Ianni, il presidente del consiglio comunale Nicola Angelucci, i componenti della giunta e i tecnici comunali continuano il lavoro per tranquilizzare la popolazione.
«Purtroppo», interviene Di Ianni «non si fermano i falsi allarmi. I telefoni della Protezione civile sono tempestati di chiamate di cittadini in preda al panico. Vogliamo tranquillizzare tutti: siamo in costante contatto con i tecnici dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Le scosse che avvertiamo sono di assestamento, stiamo lavorando initerrotamente da giorni».
Fino ad oggi sono stati controllati 467 edifici cittadini dai tecnici comunali, e 366 sono stati dichiarati agibili, 14 inagibili (molte sono case non abitate), 20 semi-inagibili e 38 temporaneamente inagibili.
In fase di verifica anche l'agibilità dell'ufficio turistico comunale e del Museo civico.
Agibili, invece, tutti gli edifici scolastici che, salvo cambiamenti, dovrebbero riaprire giovedì.
Infine, il sindaco Fabio Federico e l'assessore al Bilancio e patrimonio Giuseppe Schiavo fanno sapere di aver messo a disposizione delle popolazioni aquilane, per uso abitativo, alcuni degli immobili di proprietà comunale, inizialmente compresi nel piano vendita, approvato nelle scorse settimane in consiglio comunale.
Il Comune è anche pronto ad accogliere, per tutto il tempo necessario, strutture e servizi della città dell'Aquila che il recente sisma ha messo nelle condizioni di inagibilità e inutilizzabilità.
«In queste ore di profondo cordoglio e dolore, con grande sobrietà e solidarietà», aggiunge Schiavo «con sentimento di accorata partecipazione al lutto di quanti piangono i loro cari travolti dalla sciagura, vogliamo contribuire alla ripresa della vita pubblica e culturale della città dell'Aquila».