Incendi a scuola, identificati due vandali
Hanno 15 e 16 anni e sono stati incastrati da alcuni testimoni: accusati anche di interruzione di pubblico servizio
CELANO. Danneggiamento seguito da incendio in concorso e interruzione di pubblico servizio. Con queste accuse sono stati denunciati al Tribunale dei minori dell’Aquila due ragazzini, un italiano e un kossovaro, di 15 e 16 anni, entrambi residenti a Celano, ritenuti gli autori del danneggiamento e dell’incendio appiccato davanti al vano caldaie della scuola di piazza Aia. Loro, arrivati in caserma insieme ai genitori, hanno negato ogni responsabilità.
I due vandali sono stati individuati dai carabinieri al comando del luogotenente Pietro Finanza, in collaborazione con gli agenti della polizia locale cittadina al comando di Giuseppe Fegatilli. I militari, a partire dal primo incendio (sabato 4 novembre), al quale ne è seguito un altro il giorno dopo, hanno effettuato una serie di sopralluoghi, anche notturni, fotografato e tenuto d’occhio l’intera area. E si sono avvalsi della testimonianza di alcune persone. Indagini che in breve tempo hanno portato all’individuazione dei due ragazzini e alla loro denuncia al Tribunale dei minorenni.
Atti vandalici che potevano avere serie conseguenze, molto più gravi di quelle che si sono avute. Le fiamme, infatti, hanno danneggiato la porta in ferro del vano caldaie e un temporizzatore interno alla stanza. Gli autori hanno dato alle fiamme delle piastre in plastica che si trovavano all’interno del perimetro della scuola. Gesti che hanno provocato la chiusura della scuola, lunedì, e una reazione indignata anche delle istituzioni, con il sindaco Settimio Santilli, che ha condannato il gesto e ha evidenziato come il Comune sarebbe stato intransigente nei confronti dei responsabili, ai quali potrebbe essere chiesto anche il risarcimento dei danni.
Si tratta di ragazzini di famiglie ben integrate a Celano. Gli stessi genitori, a detta dei carabinieri, si sono mostrati sorpresi per quanto successo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I due vandali sono stati individuati dai carabinieri al comando del luogotenente Pietro Finanza, in collaborazione con gli agenti della polizia locale cittadina al comando di Giuseppe Fegatilli. I militari, a partire dal primo incendio (sabato 4 novembre), al quale ne è seguito un altro il giorno dopo, hanno effettuato una serie di sopralluoghi, anche notturni, fotografato e tenuto d’occhio l’intera area. E si sono avvalsi della testimonianza di alcune persone. Indagini che in breve tempo hanno portato all’individuazione dei due ragazzini e alla loro denuncia al Tribunale dei minorenni.
Atti vandalici che potevano avere serie conseguenze, molto più gravi di quelle che si sono avute. Le fiamme, infatti, hanno danneggiato la porta in ferro del vano caldaie e un temporizzatore interno alla stanza. Gli autori hanno dato alle fiamme delle piastre in plastica che si trovavano all’interno del perimetro della scuola. Gesti che hanno provocato la chiusura della scuola, lunedì, e una reazione indignata anche delle istituzioni, con il sindaco Settimio Santilli, che ha condannato il gesto e ha evidenziato come il Comune sarebbe stato intransigente nei confronti dei responsabili, ai quali potrebbe essere chiesto anche il risarcimento dei danni.
Si tratta di ragazzini di famiglie ben integrate a Celano. Gli stessi genitori, a detta dei carabinieri, si sono mostrati sorpresi per quanto successo.
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