Inchiesta Ecosfera, imputati davanti al gup
Tra i dodici accusati l’ex sindaco di Pescara D’Alfonso e la dirigente regionale Andreola
L’AQUILA. Approda questa mattina davanti al giudice per le udienze preliminari del tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, l’indagine su presunti appalti europei pilotati alla Regione Abruzzo legati alla società Ecosfera di Roma. Un’inchiesta giudiziaria, denominata «Caligola», e culminata con sette arresti, per la quale il pm Antonietta Picardi ha chiesto il rinvio a giudizio delle 12 persone implicate, tra politici e imprenditori. Le accuse, a vario titolo, sono pesanti e si va dall’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione oltre alla soppressione di atti e rivelazione del segreto di ufficio. Rischiano il processo, anche se difficilmente il caso verrà definito oggi, il vicepresidente della giunta regionale Alfredo Castiglione, l’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso e altri nomi di persone un tempo molto potenti. Tra i quali Lamberto Quarta, ex braccio destro dell’ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco e l’ex consigliere regionale Camillo Cesarone. L’inchiesta fu avviata poco più di un anno fa dalla squadra Mobile di Pescara e riguarda anche l’ex amministratore delegato di Ecosfera Duilio Gruttadauria, la moglie Annamaria Teodoro, la dirigente regionale Vanna Andreola e il marito Michele Galdi, consulente di Ecosfera, Corrado Troiano, socio della società Cyborg di Chieti, Mario Gay, presidente di una commissione di gara per un bando pubblicato dall’Osservatorio interregionale sulla cooperazione e sviluppo, Domenico Peca, presidente della Welfare net e Bernardo Notarangelo dirigente della Regione Puglia. L’inchiesta ruota attorno a una presunta associazione per delinquere che sarebbe stata messa in piedi, secondo il pm, per condizionare l’affidamento delle commesse pubbliche in cambio di contropartite economiche sotto forma di consulenze e assunzioni clientelari. La parte degli appalti è concentrata all’Aquila mentre c’è anche un’appendice riguardante Pescara che chiama in causa l’ex sindaco del capoluogo adriatico e possibile prossimo candidato alla presidenza della Regione. Quarta, secondo la Procura, accogliendo la richiesta di D’Alfonso, avrebbe fatto in modo che fosse attribuito un contratto di consulenza nella società Ecosfera all’ex assessore alle politiche comunitarie Massimo Luciani (non indagato). In cambio, secondo la tesi del pm e della Mobile di Pescara, la società Ecosfera, di cui Quarta era consulente, avrebbe ottenuto la realizzazione di un progetto di consulenza del piano regolatore del porto.
Poi un appalto da 51 milioni che sarebbe stato affidato a Ecosfera in cambio, secondo il pm, di due contratti da 46mila euro offerti, poi, dalla stessa società all’ex assessore Pd Luciani. Accusa, ovviamente, respinta con forza al mittente durante gli interrogatori.
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