Inchiesta, i dubbi della procura su ChiodiIl Pm: il suo studio ha ricevuto incarichi
L'indagine su tangenti e ricostruzione. Nel mirino i rapporti tra lo studio professionale del governatore e Abruzzo Engineering, perquisita ieri, e le conversazioni telefoniche tra il suo socio e l’assessore Stati
L'AQUILA. Il ruolo dello studio Chiodi-Tancredi e i suoi rapporti con Abruzzo Engineering. Sono scintille tra magistrati che indagano sulle presunte tangenti e il presidente della Regione. Il gip, partendo da alcune intercettazioni telefoniche relative a conversazioni tra Daniela Stati, in qualità di assessore alla Protezione civile, e Carmine Tancredi, socio di Gianni Chiodi, sospetta che Abruzzo Engineering avrebbe commissionato consulenze allo studio teramano di amministrazione societaria.
Il capo della giunta regionale le esclude. Nel corso della conversazione, l'assessore Stati riferisce al suo interlocutore Tancredi che sono state approvate delle delibere per la Abruzzo Engineering e di aver avuto un incontro con Vincenzo Spaziante (dirigente della Protezione civile) il quale le aveva suggerito di organizzare una riunione tra l'unione dei Comuni, Abruzzo Engineering e la Protezione civile perché si «definisca un progetto che serve a loro, valido per i Comuni, che serve al territorio».
Secondo la Procura Tancredi fa riferimento a un rapporto tra Finmeccanica e Regione Abruzzo relativamente all'esecuzione di un progetto inerente l'investimento della banda larga (del costo circa 24 milioni di euro) e indica la Abruzzo Engineering come società che dedicherà sul mercato per vendere servizi di banda larga, affermando che i soldi da utilizzare potrebbero essere anche i fondi per la ristrutturazione dopo il terremoto.
Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, esclude categoricamente che il suo studio abbia ricevuto richieste di consulenze da Abruzzo Engineering. «Carmine Tancredi è un collega», precisa, «e a lui ho chiesto di vedermi i bilanci di Abruzzo Engineering, di controllare la situazione econmica e patrimoniale, di verificare che il suo piano industriale fosse realmente sostenibile e che fosse un vero piano industriale. E l'ho chiesto io al mio collega e non Abruzzo Engineering. Carmine ha svolto questa attività per me, visto che è una questione di grande fiducia e competenza e visto che riguarda una società con tante persone in cassa integrazione. Che il gip faccia accertamenti è giusto e mi fa stare tranquillo perché non c'è alcuna consulenza al mio studio. Anzi, sono io a sollecitare una verifica per sgombrare il campo da possibili strumentalizzazioni».
In un'altra intercettazione Chiodi e la Stati discutono di Spaziante.
Daniela Stati: che dice che questo tipo di lavoro glielo fa l'università che non so di dove gratuitamente... ma che gratuitamente non é... perché loro hanno convenzioni a pacchi il nazionale.. dove cacciano fior di quattrini...
Gianni Chiodi: come gratuitamente... non ho capito?...
Daniela: no è gratuita presidente?... presidé... perché la protezione civile
Gianni: dimmi...
Daniela: perché la protezione civile nazionale... magari con questo lavoro., se lo fa fare gratuitamente.... però poi paga l'università fior di quattrini... perché il professore Mauro Dolce... quello che è venuto oggi a dirmi...
Gianni: ma noi come facciamo a dire... capisci... lui mi dice... scusa ma questo lo fanno gratis?
Daniela: Sì ho capito... ma i posti di lavoro della gente dell'Aquila come li salviamo?
Gianni: Mannaggia la miseria...
Daniela: eh... perché tu sei Bertolaso... sei fico.. sei bravo.. ma noi qua ci dobbiamo passare gli anni... Abruzzo Engineering è comunque una società della regione Abruzzo... che poteva essere l'Arta..l'Aca..anche all'Arta abbiamo rinnovato i contratti dei co...co..perche é un periodo di crisi.
Gianni: È certo.... perché domani... dopo domani... De Matteis... la Pezzopane...ed io non potrò far altro che dire... è vero i soldi c'erano... perché la delibera l'ho portata io in giunta...
Daniela: sì... sì... è giusto... ma quindi... lo stesso lavoro loro lo fanno fare ad. altri gratis?
Gianni: ma perché ci devono entrare loro?... questa non è una convenzione che stavamo facendo noi?
Daniela: Noi l'avevamo già fatto la convenzione... presidente...io ho le carte firmate... in ufficio...
Gianni: allora avevamo fatto la convenzione... come mai Spaziante ha fatto questo?
Daniela: Perché Spaziate...oramai si sono allargati...e loro fanno da regione... da provincia... da comune... da stato!.... oggi a Mauro Dolce quando risponde in quel modo?... no... è che uno gli dovrebbe dire... prega iddio che non si... perché se succede una cosa a una creatura..
Gianni: eh... queste sono delle convenzioni... per che cosa?... spiegami meglio ancora....
Il ruolo della Protezione civile, in particolare dei dirigenti Mauro Dolce e Spaziante, viene spiegato da Chiodi con la necessità di aggiungere anche Abruzzo Engineering nell'ordinanza per supportare tante attività come i controlli sulle pratiche relative ai cantieri. «Salvare questa società», ci spiega Chiodi, «equivaleva a salvare il posto di lavoro a 200 persone. L'intero panorama arco-istituzionale riteva ingiustificabile che una società aquilana qualificata non potesse svolgere attività tecnica ad ausilio del Comune, della Provincia, del Genio civile e che invece le stesse cose dovessero essere affidate a soggetti terzi. Stamattina (ieri ndr) mi ha chiamato Cialente, allarmatissimo, perché se Abruzzo Engineering non continuerà a lavorare, lui si ritroverà con 25 persone in meno».
C'è un passaggio, su cui la Procura chiede di indagare, in cui Chiodi, al telefono con il funzionario regionale Altero, parla di lavori effettuati dalla Abruzzo Engineering «di fatto» (senza alcun titolo legittimante) per diversi milioni di euro.
«Questa dichiarazione», spiega Chiodi, «riguarda un affidamento che prima del mio insediamento fu concesso dalla Regione per la banda larga. Per poter pagare era necessario procedere al collaudo per verificare l'effettività dei lavori svolti prima di procedere ai pagamenti. È un affidamento prima del terremoto». Nella conversazione del 24 agosto 2009 (relativa al «progettino» ideato dalla Stati per far arrivare un milione e mezzo di euro alla società) Tancredi fa presente che Chiodi è perfettamente a conoscenza della situazione e concorda con quanto proposto dalla Stati usando l'espressione «così la politica non c'è» (vedi altro pezzo in pagina). Su questo punto il presidente chiarisce «che la riunione era tecnica e non doveva essere inquinata dalla politica».
Il capo della giunta regionale le esclude. Nel corso della conversazione, l'assessore Stati riferisce al suo interlocutore Tancredi che sono state approvate delle delibere per la Abruzzo Engineering e di aver avuto un incontro con Vincenzo Spaziante (dirigente della Protezione civile) il quale le aveva suggerito di organizzare una riunione tra l'unione dei Comuni, Abruzzo Engineering e la Protezione civile perché si «definisca un progetto che serve a loro, valido per i Comuni, che serve al territorio».
Secondo la Procura Tancredi fa riferimento a un rapporto tra Finmeccanica e Regione Abruzzo relativamente all'esecuzione di un progetto inerente l'investimento della banda larga (del costo circa 24 milioni di euro) e indica la Abruzzo Engineering come società che dedicherà sul mercato per vendere servizi di banda larga, affermando che i soldi da utilizzare potrebbero essere anche i fondi per la ristrutturazione dopo il terremoto.
Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, esclude categoricamente che il suo studio abbia ricevuto richieste di consulenze da Abruzzo Engineering. «Carmine Tancredi è un collega», precisa, «e a lui ho chiesto di vedermi i bilanci di Abruzzo Engineering, di controllare la situazione econmica e patrimoniale, di verificare che il suo piano industriale fosse realmente sostenibile e che fosse un vero piano industriale. E l'ho chiesto io al mio collega e non Abruzzo Engineering. Carmine ha svolto questa attività per me, visto che è una questione di grande fiducia e competenza e visto che riguarda una società con tante persone in cassa integrazione. Che il gip faccia accertamenti è giusto e mi fa stare tranquillo perché non c'è alcuna consulenza al mio studio. Anzi, sono io a sollecitare una verifica per sgombrare il campo da possibili strumentalizzazioni».
In un'altra intercettazione Chiodi e la Stati discutono di Spaziante.
Daniela Stati: che dice che questo tipo di lavoro glielo fa l'università che non so di dove gratuitamente... ma che gratuitamente non é... perché loro hanno convenzioni a pacchi il nazionale.. dove cacciano fior di quattrini...
Gianni Chiodi: come gratuitamente... non ho capito?...
Daniela: no è gratuita presidente?... presidé... perché la protezione civile
Gianni: dimmi...
Daniela: perché la protezione civile nazionale... magari con questo lavoro., se lo fa fare gratuitamente.... però poi paga l'università fior di quattrini... perché il professore Mauro Dolce... quello che è venuto oggi a dirmi...
Gianni: ma noi come facciamo a dire... capisci... lui mi dice... scusa ma questo lo fanno gratis?
Daniela: Sì ho capito... ma i posti di lavoro della gente dell'Aquila come li salviamo?
Gianni: Mannaggia la miseria...
Daniela: eh... perché tu sei Bertolaso... sei fico.. sei bravo.. ma noi qua ci dobbiamo passare gli anni... Abruzzo Engineering è comunque una società della regione Abruzzo... che poteva essere l'Arta..l'Aca..anche all'Arta abbiamo rinnovato i contratti dei co...co..perche é un periodo di crisi.
Gianni: È certo.... perché domani... dopo domani... De Matteis... la Pezzopane...ed io non potrò far altro che dire... è vero i soldi c'erano... perché la delibera l'ho portata io in giunta...
Daniela: sì... sì... è giusto... ma quindi... lo stesso lavoro loro lo fanno fare ad. altri gratis?
Gianni: ma perché ci devono entrare loro?... questa non è una convenzione che stavamo facendo noi?
Daniela: Noi l'avevamo già fatto la convenzione... presidente...io ho le carte firmate... in ufficio...
Gianni: allora avevamo fatto la convenzione... come mai Spaziante ha fatto questo?
Daniela: Perché Spaziate...oramai si sono allargati...e loro fanno da regione... da provincia... da comune... da stato!.... oggi a Mauro Dolce quando risponde in quel modo?... no... è che uno gli dovrebbe dire... prega iddio che non si... perché se succede una cosa a una creatura..
Gianni: eh... queste sono delle convenzioni... per che cosa?... spiegami meglio ancora....
Il ruolo della Protezione civile, in particolare dei dirigenti Mauro Dolce e Spaziante, viene spiegato da Chiodi con la necessità di aggiungere anche Abruzzo Engineering nell'ordinanza per supportare tante attività come i controlli sulle pratiche relative ai cantieri. «Salvare questa società», ci spiega Chiodi, «equivaleva a salvare il posto di lavoro a 200 persone. L'intero panorama arco-istituzionale riteva ingiustificabile che una società aquilana qualificata non potesse svolgere attività tecnica ad ausilio del Comune, della Provincia, del Genio civile e che invece le stesse cose dovessero essere affidate a soggetti terzi. Stamattina (ieri ndr) mi ha chiamato Cialente, allarmatissimo, perché se Abruzzo Engineering non continuerà a lavorare, lui si ritroverà con 25 persone in meno».
C'è un passaggio, su cui la Procura chiede di indagare, in cui Chiodi, al telefono con il funzionario regionale Altero, parla di lavori effettuati dalla Abruzzo Engineering «di fatto» (senza alcun titolo legittimante) per diversi milioni di euro.
«Questa dichiarazione», spiega Chiodi, «riguarda un affidamento che prima del mio insediamento fu concesso dalla Regione per la banda larga. Per poter pagare era necessario procedere al collaudo per verificare l'effettività dei lavori svolti prima di procedere ai pagamenti. È un affidamento prima del terremoto». Nella conversazione del 24 agosto 2009 (relativa al «progettino» ideato dalla Stati per far arrivare un milione e mezzo di euro alla società) Tancredi fa presente che Chiodi è perfettamente a conoscenza della situazione e concorda con quanto proposto dalla Stati usando l'espressione «così la politica non c'è» (vedi altro pezzo in pagina). Su questo punto il presidente chiarisce «che la riunione era tecnica e non doveva essere inquinata dalla politica».
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