Incontri e cortei contro la violenza sulle donne
AVEZZANO. «Sensibilizzare tutti contro la violenza di genere, domestica, psicologica, fisica, economica, per costruire una comunità più sicura e coesa». Con questo duplice obiettivo gli uomini e le...
AVEZZANO. «Sensibilizzare tutti contro la violenza di genere, domestica, psicologica, fisica, economica, per costruire una comunità più sicura e coesa».
Con questo duplice obiettivo gli uomini e le donne del Commissariato di polizia di Avezzano hanno incontrato i cittadini in un pomeriggio di sensibilizzazione e consapevolezza al Centro commerciale “I Marsi”.
L'iniziativa, nata in occasione delle giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è parte del calendario degli incontri del progetto “Comunità coesa, città più sicura” messo in campo dall’amministrazione comunale per prevenire e contrastare fenomeni e comportamenti antisociali. Accanto agli uomini e alla donne in divisa, c’erano anche il prefetto a riposo Amalia Di Ruocco, coordinatrice del progetto, l’assessore alla Sicurezza Cinzia Basilico e il consigliere comunale Maurizio Seritti. In città, invece, gli studenti sono scesi in strada con cartelli e striscioni per ribadire il loro no alla violenza di genere. Il corteo, partito dalla stazione ferroviaria, ha attraversato via Garibaldi e via Corradini, concludendosi in piazza Risorgimento. Lungo il percorso, studenti e partecipanti hanno esposto striscioni e cartelloni con messaggi di denuncia e riflessione, che mettevano al centro il rispetto delle donne e la lotta contro ogni forma di sopraffazione. Poi, in piazza Risorgimento, sono stati ricordati i nomi delle vittime di femminicidio. L’assessore Iride Cosimati e la consigliera Stefania Antidormi, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, hanno aperto gli interventi istituzionali, sottolineando il ruolo centrale della sensibilizzazione per contrastare una piaga sociale così grave. Il vescovo della diocesi di Avezzano, Giovanni Massaro, ha poi offerto una riflessione spirituale, invitando tutti a costruire una comunità basata sulla dignità e sul rispetto reciproco. Il corteo è stato anche l’occasione per ricordare il numero antiviolenza 1522, un riferimento essenziale per chi vive situazioni di pericolo e ha bisogno di aiuto. (f.d.m.)
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