Iniziati i controlli meccanici sul pulmino
Sempre gravissime le condizioni del 20enne che era alla guida, migliorano gli altri ragazzi feriti
SULMONA. Sono sempre gravissime e stazionarie le condizioni di Marco Liberatore, il rugbista di 20 anni, originario di Corfinio, che era alla guida del pulmino finito contro un albero mentre la squadra stava tornando a Sulmona. Il giovane sta lottando per la vita nel reparto di rianimazione del San Salvatore dell’Aquila. È tenuto in coma farmacologico per consentire ai medici una terapia intensiva che possa avere più efficacia nel paziente. Vicino a lui i genitori e i fratelli oltre ai compagni della squadra di rugby che, fin dal momento del ricovero in ospedale, non lo lasciano mai da solo. Resta riservata la prognosi anche per i due 16enni ricoverati nell’ospedale di Sulmona. Ieri M.M. è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la frattura del femore, delle ossa nasali e l’uretra. L’operazione, affermano il direttore sanitario dell’ospedale di Sulmona, Tonio Di Biase e il responsabile del reparto di Rianimazione, dottor Giancarlo Cipriani, è perfettamente riuscita e quindi c’è un cauto ottimismo sull’evolvere del quadro clinico. Migliore la situazione per l’altro ragazzo, tanto che i medici hanno confermato la prognosi riservata solo a titolo cautelativo. Le sue condizioni sono stabili e nei prossimi giorni sarà operato per le fratture del bacino e dell’omero. Ieri mattina è stato dimesso un altro dei tre ragazzi che erano ricoverati a Castel di Sangro. Sono iniziate, intanto, le verifiche meccaniche sul pulmino finito fuori strada. Dopo aver ricevuto un dettagliato rapporto sull’accaduto dal comandante della polizia stradale di Castel di Sangro, Giovanni Ricci, la Procura ha deciso di non lasciare nulla al caso sottoponendo il mezzo a minuziosi controlli. L’intenzione è di scoprire se all’origine dell’incidente ci sia stato un cedimento meccanico. Il pulmino era regolarmente assicurato e solo due settimane fa era stato sottoposto a una verifica regolarmente superata. Al momento due le ipotesi più accreditate, secondo gli investigatori, che sarebbero all'origine dell'incidente: un colpo di sonno o una distrazione del giovane autista e l'improvviso cedimento di una parte meccanica del mezzo. In un primo momento era stata considerata tra le possibili cause anche un improvviso attraversamento della strada di un animale. Ipotesi esclusa dagli accertamenti eseguiti sul posto.
Claudio Lattanzio
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