Insediamenti Alenia e Selex I sindacati temono intoppi per espropriare le aree
Chiesto un intervento di Cialente per snellire le pratiche L'iniziativa dopo un incontro con i vertici aziendali
L'AQUILA. I sindacati vogliono un incontro urgente con il sindaco. Per avviare i lavori del nuovo sito che dovrà ospitare la Thales Alenia Space e la Selex, manca il cambio di destinazione d'uso dell'area, nel nucleo industriale di Pile, e non sono stati effettuati gli espropri dei terreni. Passaggi urgenti, se si vuole aprire il cantiere a ottobre. E resta da definire la seconda fase del progetto, che prevede lo sviluppo di attività produttive. Una situazione «incerta» quella emersa dall'incontro con l'ad, Luigi Pasquali.
Al tavolo di ieri pomeriggio hanno partecipato i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm e le Rsu. Una riunione voluta dall'ad di Thales Alenia Space, Luigi Pasquali, per verificare l'andamento del progetto che ha come obiettivo, in una prima fase, la realizzazione all'Aquila del nuovo stabilimento dell'azienda, risultata inagibile dopo il sisma del 6 aprile. Ma l'intervento complessivo, con l'investimento di circa 50 milioni di euro, prevede anche lo sviluppo delle linee di produzione nel campo delle antenne satellitari e l'incremento dell'occupazione.
L'opera è stata presentata dai vertici della Thales Alenia un anno fa: secondo i sindacati, si sta accumulando troppo ritardo. «L'azienda», spiega il segretario provinciale della Fiom Alfredo Fegatelli, «ha provveduto a completare tutti gli atti necessari. Manca solo l'acquisizione del sito, di circa 80mila quadrati, a Pile. Ma prima, ci sono due passaggi fondamentali che ancora non vengono effettuati: il cambio di destinazione d'uso dell'area e l'esproprio dei terreni.
Per questo, abbiamo già chiesto, e torniamo a sollecitare, un incontro urgente con il sindaco Massimo Cialente». Per il segretario regionale della Fim Giovanni Di Sero, «vanno coinvolte anche Provincia e Regione, e deve essere assolutamente rispettata la data dell'8 agosto per la conferenza dei servizi. Si tratta dell'unica azienda che vuole investire sul territorio, non si può perdere una tale occasione». Un progetto che «doveva avere una priorità assoluta», secondo Michele Paliani della Uilm, «e invece a causa di inspiegabili lungaggini burocratiche si rischia di arrivare a ridosso dell'inverno. Un fatto gravissimo».
Al tavolo di ieri pomeriggio hanno partecipato i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm e le Rsu. Una riunione voluta dall'ad di Thales Alenia Space, Luigi Pasquali, per verificare l'andamento del progetto che ha come obiettivo, in una prima fase, la realizzazione all'Aquila del nuovo stabilimento dell'azienda, risultata inagibile dopo il sisma del 6 aprile. Ma l'intervento complessivo, con l'investimento di circa 50 milioni di euro, prevede anche lo sviluppo delle linee di produzione nel campo delle antenne satellitari e l'incremento dell'occupazione.
L'opera è stata presentata dai vertici della Thales Alenia un anno fa: secondo i sindacati, si sta accumulando troppo ritardo. «L'azienda», spiega il segretario provinciale della Fiom Alfredo Fegatelli, «ha provveduto a completare tutti gli atti necessari. Manca solo l'acquisizione del sito, di circa 80mila quadrati, a Pile. Ma prima, ci sono due passaggi fondamentali che ancora non vengono effettuati: il cambio di destinazione d'uso dell'area e l'esproprio dei terreni.
Per questo, abbiamo già chiesto, e torniamo a sollecitare, un incontro urgente con il sindaco Massimo Cialente». Per il segretario regionale della Fim Giovanni Di Sero, «vanno coinvolte anche Provincia e Regione, e deve essere assolutamente rispettata la data dell'8 agosto per la conferenza dei servizi. Si tratta dell'unica azienda che vuole investire sul territorio, non si può perdere una tale occasione». Un progetto che «doveva avere una priorità assoluta», secondo Michele Paliani della Uilm, «e invece a causa di inspiegabili lungaggini burocratiche si rischia di arrivare a ridosso dell'inverno. Un fatto gravissimo».