Oggi convegno a santo stefano di sessanio
Internet veloce, un progetto per i comuni del cratere
L'AQUILA. Da Tornimparte a Montereale, fino a Raiano, a Bussi e all’ultimo sperduto borgo incluso nel cratere sismico abruzzese. Stop al digital divide, allo scambio lento di dati sul web con il...
L'AQUILA. Da Tornimparte a Montereale, fino a Raiano, a Bussi e all’ultimo sperduto borgo incluso nel cratere sismico abruzzese. Stop al digital divide, allo scambio lento di dati sul web con il progetto «Resto» (Ricostruzione economico e sociale del territorio) finanziato con circa 400mila euro della ricostruzione pubblica e gestito dall’Ufficio speciale dei Comuni.
Si esce così dal buco nero della lentezza che penalizza cittadini, professionisti, imprese. Un mega-progetto pilota che si aggiunge a quello della Regione e al piano nazionale da sei miliardi voluto dal governo Renzi. Oggi si parlerà di «Resto» in un convegno a Santo Stefano di Sessanio (ore 11, sala convegni «Sotto gli archi»), con la partecipazione della sottosegretaria all’Economia Paola De Micheli, del sindaco Fabio Santavicca, del direttore dell’Usrc Paolo Esposito, del coordinatore delle aree omogenee Emilio Nusca, del presidente del Censis Giuseppe De Rita, del presidente della Regione Luciano D’Alfonso e di Stefano Sampaolo del Censis e Bernardo Mattarella di Invitalia. Il progetto coinvolgerà 56 Comuni del cratere (26 quelli già raggiunti dalle dorsali con un precedente lavoro di Infratel e che adesso l’Usrc sta facendo completare) per un totale di 300 centri abitati. Complessa la realizzazione. Si dovranno terminare le dorsali principali, una decina circa (nell’Aquilano e nel Teramano) che raggiungono ciascun centro abitato e le singole abitazioni con il cablaggio in fibra ottica con banda ultralarga. «Non possiamo portare le attività produttive dentro ai centri storici se non c’è la banda larga», spiega Nusca. «Il successo dello sviluppo dei nostri piccoli Comuni si misura anche attraverso il livello della tecnologia che vi si riuscirà a portare per combattere lo spopolamento montano». (m.g.)
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