la sentenza
Ipercoop a Scoppito Tar bacchetta il Comune
SCOPPITO. Il consiglio comunale di Scoppito dovrà riesaminare la richiesta di variante edilizia al piano regolatore, presentata nei mesi scorsi da un imprenditore privato per favorire l’insediamento...
SCOPPITO. Il consiglio comunale di Scoppito dovrà riesaminare la richiesta di variante edilizia al piano regolatore, presentata nei mesi scorsi da un imprenditore privato per favorire l’insediamento di un supermercato Coop. La decisione è arrivata dal Tar, a cui era stato inoltrato ricorso contro il parere negativo al progetto espresso dall’amministrazione. Nel frattempo, però, la Coop ha annunciato un investimento di 10 milioni, in previsione dell’apertura del terzo punto vendita nel comune dell’Aquila. Secondo il sindaco di Scoppito Marco Giusti, «l’istanza sarà riesaminata dal consiglio comunale entro i 45 giorni prescritti, anche se non si tratta di una vera e propria sospensiva, visto che il Tar ha rinviato gli atti al nostro Comune, fissando l’udienza di merito al 9 luglio 2014». Il colosso della grande distribuzione voleva insediarsi in un capannone situato in un’area dove già insistono altre attività commerciali: ma tre mesi fa il consiglio comunale ha negato il cambio di destinazione d’uso, da artigianale a commerciale, richiesto dal proprietario dell’immobile. «Voglio chiarire», ha aggiunto Giusti, «che quest’amministrazione non ha bocciato l’insediamento della Coop nel territorio, bensì la variante al piano regolatore chiesta dal privato. Adesso ci riuniremo di nuovo, ma qualsiasi proposta va esaminata attentamente dal punto di vista tecnico e soprattutto in base all’attività dell’ente. Tra l’altro, ora la Coop ha annunciato un grosso investimento nel comune dell’Aquila: qui invece si parlava di un punto vendita di media grandezza, con il riassorbimento di una ventina di lavoratori in esubero nei supermercati aquilani».
La catena di distribuzione emiliana avrebbe già individuato, nella zona Ovest della città la struttura dove aprire il terzo supermercato, dopo quelli del Torrione e di Bazzano.
Romana Scopano
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