Isola, prova naufragata

Strade deserte per il maltempo, protestano i baristi

AVEZZANO. Le prove generali di isola pedonale sono naufragate con tutta la pioggia caduta nel pomeriggio di ieri. Niente auto, ma neanche pedoni o biciclette. Viabilità in tilt, invece, nelle strade al di là delle transenne. Una disdetta per gli amministratori comunali che hanno già in tasca il piano per creare una zona a traffico limitato permanente e che invece si ritrovano a fronteggiare le proteste. A cominciare da quelle dei baristi del centro che ieri sono rimasti con le casse semivuote.

«Gli affari sono crollati malgrado il giorno di festa». Lamentano i titolari dei locali pubblici nei dintorni di piazza Risorgimento. Ieri le principali strade del centro - via Corradini, via Veneto, via Cataldi, corso della Libertà e via Marconi - sono rimaste chiuse al traffico dalle 10 alle 21. Undici ore senza auto che dovevano segnare una sorta di prova generale al provvedimento che il Comune si appresta a varare. Un piano che prevede la chiusura definitiva al traffico di parte del centro cittadino.

Si dovrebbe cominciare da via Corradini e corso della Libertà, per poi estendere la zona pedonale dalla stazione ferroviaria fino a piazza Torlonia. Il piano, che ieri mattina l'assessore alla Viabilità Domenico Mancini custodiva gelosamente sottobraccio, verrà illustrato martedì 8 alle 18 ai capigruppo consiliari. Ma visti i risultati di ieri è facile prevedere più di un mugugno anche da parte dei rappresentanti della maggioranza. In mattinata, e nonostante il tradizionale mercato del mercoledì e il giorno di festa, pochi i pedoni e le biciclette lungo le strade chiuse alle auto.

Nel pomeriggio, complice il maltempo, le vie sono rimaste deserte. Così da scatenare le lamentele dei baristi e dei titolari dei pochissimi negozi rimasti regolarmente aperti. «Una prova generale, ma ne seguiranno altre», commenta il sindaco Antonio Floris, «qualche passo in avanti è stato comunque fatto visto che sono state presentate delle idee e saranno valutate».

L'assessore Mancini non intende svelare il piano sull'isola ma è pronto a respingere le critiche. Replica a chi gli fa presente che la zona pedonale permanente porterà alla sparizione dei parcheggi: «Lo studio ha previsto anche questo. Indica nuove aree sosta al posto di quelle perse. Alla fine i posti saranno anche di più». Sul caso-isola Alfredo Iacone, presidente della Commissione ambiente, utilizza molta diplomazia. «L'amministrazione ha studiato il caso con particolare impegno», afferma, «ha individuato delle soluzioni, ma prima di adottarle le porterà all'attenzione anche dei cittadini e delle associazioni di categoria.

La città ha bisogno di essere alleggerita dal peso delle auto. E occorrono delle soluzioni per rendere più fruibile il centro». Polemiche dall'opposizione consiliare. «Questa prova generale di isola è miseramente fallita», tuona Giuseppe Di Pangrazio, capogruppo Pd, «siamo sempre di fronte a interventi casuali. I cambiamenti vanno apportati in un'ottica di progettazione complessiva che tenga conto delle esigenze di tutti». (r.rs.)

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