L'Aquila, abusi e violenze sull’ex compagna: finisce in carcere

Botte a più riprese alla giovane madre e uno stupro denunciato in ospedale. I carabinieri hanno fatto scattare le manette. Indagini su casi analoghi

L’AQUILA. Si allunga la lista dolorosa di casi di violenze tra le mura domestiche. Uno di questi è stato risolto dai carabinieri della Compagnia dell’Aquila, coordinati dal capitano Marcello D’Alesio, e l’altra notte, i militari della stazione di Paganica hanno arrestato un giovane (del quale il Centro non riferisce l’identità per tutelare la riservatezza di un minorenne che fa parte del nucleo familiare) accusato di avere abusato dell’ex compagna.

Una misura quantomai drastica visto che l’uomo è stato portato in carcere su ordine di custodia cautelare del giudice per le indagini preliminari del tribunale Giuseppe Romano Gargarella su richiesta del pm David Mancini. La misura cautelare è la conseguenza di una serie di situazioni che avevano reso intollerabile la vita della donna. L’uomo, in particolare, è accusato di avere malmenato a più riprese l’ex convivente e questo era costato alla donna, che ha anche un figlio piccolo, una contusione che i medici del «San Salvatore» hanno dichiarato guaribile in una decina di giorni.

Le percosse e le minacce sono andate avanti e nel frattempo erano stati allertati i carabinieri. La situazione, nonostante le speranze di una riconciliazione, è andata peggiorando. Non solo botte ma la donna è stata costretta anche a subire una violenza sessuale poi subito denunciata. La misura era più che colma già da prima e allora carabinieri e magistratura hanno fatto scattare le manette ai polsi del sospettato.

Contro di lui non c’è solo la denuncia della donna. Ma, come detto, esiste anche un referto del pronto soccorso oltre alle risultanze di attività info-investigative che i carabinieri avevano da tempo avviato consapevoli che la situazione avrebbe potuto prendere la piega temuta. Investigazioni che avrebbero sostanzialmente confermato i contenuti della denuncia penale. I reati contestati sono maltrattamenti, abuso sessuale, minacce e lesioni.

L’uomo, che è difeso dall’avvocato Alessandra Spadolini, sarà interrogato entro cinque giorni. La parte offesa, invece, è rappresentata dall’avvocato Francesco Valentini. A prescindere dall’episodio di ieri, la Compagnia dei carabinieri sta monitorando e seguendo una serie di casi a rischio. Questo secondo una direttiva nazionale finalizzata a prevenire certi eventi oltre a evitare conseguenze gravissime di maltrattamenti in famiglia. Episodi che stanno emergendo anche grazie a nuove segnalazioni visto che sta maturando una coscienza delle donne finalizzata a difendere la loro incolumità e dignità.

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