L'Aquila, censimento Tarsu Cialente: col sisma persi i dati

Il sindaco si scusa con i cittadini, costretti a fornire i propri dati agli uffici comunali per le cartella della Tarsu

L'AQUILA. "Mi scuso con i cittadini per i disagi che hanno dovuto subire a seguito della necessità di fornire agli uffici comunali i propri dati ai fini dell'inserimento a ruolo della cartelle per la Tarsu. Si trattava, purtroppo, di un sacrificio necessario perché, con il sisma, abbiamo perso, oltre alle sedi, anche parte delle nostre banche dati. In compenso questo  aggiornamento potrà essere utilizzato anche per l'Ici".

Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente interviene in merito alla questione degli adempimenti legati alla tassa sui rifiuti solidi urbani, scusandosi con i cittadini e spiegando le ragioni legate alla necessità di comunicare nuovamente i dati.

"Dopo il sisma", ha dichiarato il sindaco, "le utenze relative alla Tarsu sono state chiuse al 5 aprile 2009. Nel corso del 2010 gli uffici hanno provveduto a riattivare automaticamente le utenze, a seguito delle comunicazioni di agibilità. Tuttavia, non sempre è stato possibile incrociare i dati, dal momento che, nella maggior parte dei casi, la comunicazione di agibilità era stata fornita dal capo condomino, a nome del quale risultava l'esito. Era pertanto praticamente impossibile, soprattutto nel caso di condomini, risalire alle singole utenze. A questo problema se ne sono aggiunti altri, quali il cambiamento di denominazione di alcune strade, a fronte di una mancata comunicazione al comune da parte dei cittadini del nuovo indirizzo di residenza, ai fini di poter aggiornare i dati che pertanto, anche in questi casi, non coincidevano. Mancavano, inoltre, i riferimenti catastali, problema  a cui si stava lavorando già prima del sisma per aggiornare e completare le cartelle. A questo si deve aggiungere che,  purtroppo, il Comune dell'Aquila, a seguito del sisma, affronta quotidianamente un sopravvenuto ed esorbitante carico di lavoro a fronte di persistenti carenze di organico e  dunque, agli uffici preposti a ricevere le cartelle Tarsu, vi sono solo quattro unità a tempo determinato".

"Ho provato a concedere ulteriori proroghe, oltre alle due già concesse rispetto al termine  perentorio del 20 gennaio", ha spiegato ancora Cialente, "ma il regolamento comunale e soprattutto  la legge nazionale, non consentono ulteriori deroghe. Ricordo che, comunque, le  domande possono essere presentate, oltre che agli uffici Tarsu, anche al Protocollo generale, sito nella sede di via Scarfoglio, oppure inviate per posta ordinaria, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, o per posta elettronica".

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