L'Aquila, chiuso frantoio in precarie condizioni igienico-sanitarie
Sospesa l'attività dopo i controlli del Nas in tutta la regione. ispezionate altre 6 aziende, effettuate 16 multe, vincolate 4.300 confezioni di conserve vegetali
L'AQUILA. Un frantoio nella provincia dell'Aquila è stato chiuso dalla Asl su segnalazione dei carabinieri del Nas di Pescara a seguito di una serie di verifiche sulle condizioni igienico-sanitarie in aziende del settore oli e conserve in tutta la regione. Il proprietario della struttura è stato segnalato per aver mantenuto in esercizio l’opificio in precarie condizioni igienico-sanitarie, per aver omesso di munire le cisterne per lo stoccaggio dell’olio sfuso, per non aver aggiornato i registri dell’olio e attuare le procedure di rintracciabilità aziendali e infine per aver attivato un laboratorio di confezionamento olio in assenza delle autorizzazioni. Sospesa l’attività di confezionamento e lavorazione dell’olio di oliva e imposto il divieto di commercializzazione con conseguente distruzione di circa 2mila litri di olio d’oliva e 25 quintali di grano risultati privi delle indicazioni relative alla loro tracciabilità.
I militari del Nas hanno ispezionato in tutto sei aziende, 3 delle quali nel Chietino, una nel Teramano e due nell'Aquilano. Sono state vincolate 4.300 confezioni di conserve vegetali, chiuso un deposito alimenti non autorizzato, nel Chietino e vincolati 2000 litri di olio e 25 quintali di grano. Nel complesso sono state effettuate 16 sanzioni per violazioni norme igienico sanitarie e di tracciabilità.