L'Aquila, il premier firma l'ordinanza: 24 mesi per rimuovere le macerie

Il commissario delegato per la ricostruzione in Abruzzo Gianni Chiodi dovrà anche provvedere ad individuare i siti dove stoccarle

L’AQUILA. Il commissario per la ricostruzione, Giannni Chiodi, avrà 24 mesi di tempo per rimuovere le macerie. È il passaggio più significativo dell’ultima ordinanza di Protezione civile firmata da Silvio Berlusconi su proposta di Guido Bertolaso.

Con l’ordinanza si procede anche all’assegnazione - alle famiglie che non hanno ancora trovato un’adeguata sistemazione nel comune di appartenenza - dei Moduli abitativi provvisori (Map) già realizzati e non ancora assegnati dai Comuni del cratere, misure ad hoc per i nuclei familiari composti da una o due persone, la proroga dell’esenzione del pagamento del pedaggio autostradale fino al 31 marzo 2010. Per quanto riguarda i nuclei familiari composti da una o due persone, che hanno perso la casa e che non siano risultati assegnatari di un appartamento del progetto Case o di un Map, è previsto il riconoscimento di un contributo di solidarietà pari a 200 euro mensili per persona ospitata a coloro che comunicano al sindaco del comune di appartenenza la disponibilità ad accogliere tali nuclei familiari.

Il contributo - che non può essere riconosciuto ai soggetti alloggiati presso abitazioni dei progetti Case o nelle villette di legno - è concesso per tutto il periodo di effettiva ospitalità e non comporta la cessazione del diritto al contributo per la autonoma sistemazione in favore delle persone ospitate.

Ai nuclei familiari che non beneficino delle soluzioni sopra descritte, è incrementato di 200 euro il contributo per la autonoma sistemazione. Quanto alla rimozione delle macerie dal centro dell’Aquila e nei comuni colpiti dal terremoto, come detto, l’ordinanza stabilisce che il commissario delegato per la ricostruzione Gianni Chiodi provveda, entro un tempo massimo di 24 mesi, alla loro rimozione. Sempre a Chiodi spetterà individuare i siti da destinare a stoccaggio provvisorio e discarica per i rifiuti derivanti dal crollo degli edifici pubblici e privati nonché quelli provenienti dalle attività di demolizione degli edifici danneggiati dal sisma.

Inoltre, dovrà progettare, realizzare, autorizzare e affidare la gestione delle attività nei siti, nonché gli impianti di selezione, di trattamento, di recupero e di smaltimento delle macerie. Vista l’urgenza di aprire i siti, è scritto sempre nell’ordinanza, il commissario delegato sottopone i progetti degli impianti ad una procedura accelerata di valutazione di impatto ambientale di competenza regionale che deve essere conclusa entro 20 giorni dalla sua attivazione.

Per favorire la ripresa dell’attività produttiva, infine, l’ordinanza autorizza il Commissario a realizzare un mercato provvisorio in piazza d’Armi all’Aquila, avvalendosi del provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna.

«Sulla ricostruzione post terremoto siamo ancora all’anno zero, sulle macerie siamo a meno mille». Lo ha denunciato il presidente dell’Ordine degli ingegneri, Paolo De Santis, secondo il quale bisogna anche cominciare a capire i fenomeni sociologici del centro storico.