L'Aquila, il rugby-day tra selfie e amarcord / VIDEO
Vecchie glorie e giovani tifosi insieme per L’Aquila e le Zebre
L’AQUILA. “Cerasoli è megli’ ’e Pelè” e “Ruck and roll” a decorare lo stadio Fattori. Il fumo degli arrosticini subito fuori, quasi a simulare i fumogeni. Circa 6mila persone alla festa della palla ovale (nel fotoracconto di Raniero Pizzi), declinata nel match di serie A tra L’Aquila e Cus Genova (vinto dagli ospiti 26-47) e, soprattutto, nel big match di Guinness Pro14, con l’inattesa vittoria, strappata ai Dragons di Newport (Galles) dalle Zebre di Giovanbattista Venditti, osannatissimo dopo il 34-32 finale. Le note di Egle-Eye Cherry, con la sua “Are you still having fun?” riempiono le pause e il resto lo fanno gli applausi di uno stadio pieno come non si vedeva da anni. In tribuna allo stadio Fattori anche il commissario tecnico dell'Italruby Conor o' Shea, accompagnato dal team manager azzurro Gino Troioani. In una video intervista il tecnico ha fatto il punto sulle possibilità che gli abruzzesi Marco Riccioni - pilone teramano cresciuto con L'Aquila e ora in forza al Benetton Treviso - e Giovanbattista Venditti (ala delle Zebre originario di Avezzano) in vista dei prossimi impegni della Nazionale, a partire dai test di giugno in Giappone.
GUARDA LA VIDEO INTERVISTA di Tommaso Cantalini e Fabio Iuliano
Negli spogliatoi l’esposizione di maglie storiche della pallaovale grazie al contributo del museo del rugby club “Vecchio cuore neroverde” presieduto da Luigi Cerroni e del museo “Fango e sudore” di Colleferro coordinato da Corrado Mattoccia. Lungo viale Gran Sasso, un terzo tempo coi fiocchi, tra stand dove gustare street food e birra di ogni tipo. Dalla Peroni, birra del rugby italiano per eccellenza, alla Guinness. E poi, le selezioni artigianali di Alkibia e Opperbacco, con tanto di pretzel tedeschi. Non sono mancati arrosticini, dalla “Locanda del Puledro impennato” ad “Arrosticini divini”, hamburger, olive ascolane. A completare il parterre, gonfiabili per bambini, animazione, musica dal vivo con i Golden Shower. Un hard rock ben suonato di supporto alla voce potente di Federica Di Carlo. In chiusura il djset di Marco Carosone.
Madrina dell’evento, l’attrice Nicoletta Romanoff. Alla festa anche una delegazione dell’Ateneo.
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