L'Aquila, madre denuncia gli spacciatori che minacciano il figlio
La donna scopre dal telefonino del ragazzo le continue richieste di denaro da parte di due coetanei, prima si offre lei di consegnare 110 euro agli estorsori e poi si rivolge alla polizia
L'AQUILA. Denunciati dalla madre gli spacciatori che estorcevano soldi al figlio quindicenne. Le indagini sono state avviate a seguito della segnalazione fatta dalla madre della vittima, fortemente preoccupata per ciò che stava accadendo al figlio. In particolare, la donna si era accorta dell'insolito nervosismo e dei repentini cambiamenti di umore del proprio figlio, e per questo ha controllato il telefono del ragazzo per comprendere cosa vi fosse all’origine di tale inquietudine. Dalla visione della messaggistica su WhatsApp, si è resa conto che il figlio aveva ricevuto diverse minacce, con contestuali richieste di denaro, originati da un debito contratto dal ragazzo per presunti acquisti di droga. Il 9 marzo, inoltre, la donna ha ricevuto sulla propria utenza una chiamata da un “anonimo” che, con tono imperativo e minaccioso, le ha intimato di consegnare la somma di 110 euro al figlio. La stessa, impaurita e angosciata da quanto appena accaduto, si è offerta di consegnare personalmente il denaro, ma l’estorsore rifiutava la proposta insistendo che fosse il ragazzo a portare quanto richiesto. Di seguito a ciò, la madre del ragazzo ha deciso di rivolgersi alla Polizia, raccontando quanto accaduto e spiegando la forte pressione psicologica in cui versava il figlio, tenuto conto che di li a poco avrebbe dovuto consegnare la somma richiesta nelle vicinanze della scuola frequentata dal giovane. Gli agenti della squadra mobile hanno quindi raggiunto il luogo indicato per la consegna del denaro, senza che la vittima sapesse di essere osservato, e dove, trascorsi pochi minuti, sono giunti due coetanei ai quali ha consegnato il denaro. A questo punto i poliziotti sono intervenuti, provocando un tentativo di fuga dei giovani estorsori, che hanno approfittato della confusione generata dall’ingresso degli alunni nelle aule, ma dopo un brevissimo inseguimento sono stati fermati. Inoltre, nel corso della perquisizione personale a cui sono stati sottoposti, addosso a uno di loro, sono state rinvenute e sequestrate 23 dosi di marjuana pronte per essere vendute a scuola. I due ragazzi, su disposizione della procura minorile, sono stati rinchiusi nel Centro di Prima Accoglienza dell’Aquila.