L'Aquila, muore il medico-artista Vincenzo Petracca
Pittore, scrittore e musicista: non ce l’ha fatta a superare una ricaduta dopo un intervento. Il dolore degli amici
L’AQUILA. Si è spento dopo una nottata sotto i ferri nella sala operatoria dello stesso ospedale dove prestava servizio da anni come medico dell’emergenza. Vincenzo Petracca, 66 anni, specialista in agopuntura cinese, aveva vinto una prima battaglia superando un delicato intervento. Ma una complicazione se l’è portato via, lasciando nello sconforto la moglie Anna, i figli Rinaldo, architetto, e Riccardo, studente liceale, e i tanti amici dell’ospedale, colleghi e pazienti che negli anni ne hanno apprezzato le doti umane.
Un personaggio a tutto tondo. Nato all’Aquila, era un artista autodidatta. Amava dipingere soprattutto il mare, e poi i paesaggi, principalmente con la tecnica dell’olio su tela. Ma nel tempo libero si dedicava anche alla musica e alla scrittura. Aveva pubblicato, per le edizioni Tracce, due romanzi dal titolo “Tante storie” e “La montagna caduta”, che hanno ottenuto riconoscimenti al Premio Histonium a Vasto.
Di lui i colleghi di pronto soccorso e 118, colpiti da un altro lutto, ricordano l’impegno profuso nella notte del sisma. Ecco le parole con le quali aveva raccontato, sul blog lavostraarte, la sua esperienza. «Lavoro in chirurgia di pronto soccorso e puoi immaginare cosa abbiamo vissuto in quella fatidica notte. Su 9 sale operatorie, solo due erano rimaste funzionanti. Il pronto soccorso era diventato un androne unico immenso sanguinante e polveroso, e già dalle 4 del mattino...si doveva operare all’aperto, nel piazzale. I feriti venivano scaricati a terra dalle ambulanze...e direttamente a terra le loro ferite suturate. Sembrava una catena di montaggio. Chirurgia di guerra e traumi da schiacciamento... Ma è proprio in queste situazioni che emerge il bello dell’uomo, l’organizzazione, il rigore professionale e soprattutto il lato umano...». Esperienze narrate in un racconto intitolato “La signora ferita”. Funerali oggi alle 15 a San Pio X al Torrione.
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