L'Aquila, nuove regole per affitti e manutenzione nel Piano Case
Viene introdotto un canone annuo per le spese di riparazione degli alloggi. In dirittura d’arrivo la gara d’appalto per la scelta del nuovo gestore
L’AQUILA. Mentre continuano i disagi in vari quartieri del Progetto Case, il Comune si prepara a un cambio di passo nella gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria: i termini per la gara d’appalto che porterà alla scelta del nuovo gestore sono aperti e la procedura verrà portata a termine entro i primi di febbraio. Cambiano, inoltre, le regole per gli affitti, mentre viene introdotto un canone per la manutenzione che tutti i residenti dovranno pagare.
Ma andiamo per ordine. Già il 3 ottobre, la giunta comunale aveva dovuto ratificare una proroga straordinaria per la Manutencoop, almeno sino a fine anno. La gara d’appalto scadrà il 21 gennaio e fino ad allora, per eventuali problemi ci si potrà rivolgere ancora alla Manutencoop che ha in carico la gestione del Progetto Case fino al prossimo mese. Tuttavia, una volta conclusa la procedura d’appalto, il nuovo gestore subentrerà a pieno titolo. «Per prevenire ricorsi e lungaggini burocratiche», spiega l’assessore al Bilancio, Lelio De Santis, «abbiamo dovuto modificare il bando in corso d’opera e questo ci ha fatto slittare la procedura di qualche settimana». L’importo complessivo a base di gara è di 1.021.385 euro. I servizi da predisporre si dividono in quattro categorie: la principale riguarda la manutenzione, la gestione del sistema informativo e del call center, il monitoraggio degli impianti e del riscaldamento. Si parla di una spesa di 729.350 euro. Per la pulizia delle aree comuni, la gestione della raccolta dei rifiuti da convogliare all’Asm e l’autospurgo è prevista una spesa di 239.124 euro. La terza tranche (circa 37mila euro) di servizi riguarda la disinfestazione, sia contro gli insetti sia per la prevenzione anti-legionella. Infine, è previsto un servizio di smaltimento di rifiuti speciali (15mila euro circa) negli edifici più grandi. La durata del servizio è di 6 mesi, ma è rinnovabile per altri sei.
Resta confermata l’introduzione del calcolo a metro quadro nella definizione delle utenze. Un argomento, questo, oggetto nei mesi scorsi di accese polemiche. «Stiamo valutando l’introduzione retroattiva di questo parametro», spiega De Santis, «e le prossime bollette potrebbero riportare il conguaglio dei consumi».
Ma la novità più attesa è quella che riguarda i nuovi affitti che resteranno riservati a quelle persone che prima del terremoto non erano proprietarie del proprio alloggio. «Ora si terrà conto dell’ubicazione dell’appartamento e delle sue dimensioni nel calcolo del canone, alla pari del reddito Isee». A margine di una conferenza stampa in Comune, il sindaco Massimo Cialente ha indicato come esempio un appartamento nel quartiere di Sant’Antonio di media grandezza la cui famiglia affittuaria verrebbe a pagare 400 euro al mese. «Entro metà marzo non ci saranno più sfollati», ha detto Cialente. «I 752 nuclei familiari ancora in autonoma sistemazione (per un totale di 1248 persone) potranno essere trasferiti negli appartamenti che si renderanno disponibili (circa 10-15 a settimana). Cambieranno i parametri dell’assegnazione». Altra novità, infine, riguarda l’introduzione di un contributo per le spese di manutenzione per tutti i residenti degli alloggi antisismici.
«Stiamo parlando di una cifra relativamente esigua di 25-30 euro mensili», sottolinea l’assessore De Santis, «che ci permetterà di far fronte al taglio di 3 milioni di risorse statali destinate proprio alla manutenzione».
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