L'Aquila, pitbull aggredisce un bambino in strada
Vittima dell'aggressione il figlio dell’assessore Iorio: "Miracolosamente ne è uscito illeso"
L’AQUILA. A qualche giorno dalla tragedia del piccolo Ferdinando, ucciso a Cepagatti dal cane del padre, è l’assessore comunale allo Sport Emanuela Iorio a raccontare su Facebook la brutta avventura capitata al figlio, attaccato da un pitbull mentre passeggiava con il suo cagnolino su via Strada Seconda, nella frazione di Sant’Elia.
Tanti i commenti al post, tra chi se la prende con i padroni che non sanno educare i loro animali, chi auspica denunce e chi sottolinea la pericolosità obiettiva di alcune razze di grossa taglia che circolano, in barba alla legge, senza museruola.
«Mio figlio», scrive l’assessore Iorio, «ha lottato con un pitbull. Miracolosamente ne è uscito illeso. Due sere fa, portava a spasso il suo cagnolino. Un pitbull, due anni di vita, sfuggito al controllo della vicina, ha sferrato il suo attacco, cercando di prendere alla gola mio figlio. Solo il sangue freddo (più probabile la paura e una buona dose di fortuna e l'aiuto di qualche santo protettore) hanno fatto sì che Vito riuscisse a rendere inoffensivo il cane. Il giorno dopo ho telefonato al servizio veterinario dell’Asl. Un medico gentilissimo mi ha spiegato che per agire e controllare il cane (o meglio a mio avviso come viene tenuto) è necessario recarsi al pronto soccorso. Mio figlio, grazie a Dio, non ha ferite. La seconda ipotesi era quella di recarsi in polizia a raccontare l’accaduto. Non abbiamo avuto il coraggio di farlo, anche per non creare attriti».
«Mi rimane una grande paura», sottolinea l’assessore Iorio, «per quello che abbiamo vissuto e anche un senso di impotenza nel pensare che ciò che è accaduto potrebbe riaccadere, magari con un bambino o un anziano. Mi auguro che chi non ha saputo educare il proprio cane o non ha messo in atto tutte le precauzioni per evitare un simile comportamento», conclude l’assessore Iorio, «lo faccia in futuro».
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