L'Aquila, rubavano nella case ristrutturate e piazzavano la merce su whatsapp
Arrestati cinque romeni di Ostia, Abbategrasso e Pescara, hanno rubato materiali negli appartamenti in città e nel comprensorio dopo il sisma del 2009
L'AQUILA. Andavano in giro a rubare a materiali nelle case ristrutturate dopo il sisma del 2009. E' l'accusa che ha fatto scattare 5 arresti nei confronti di altrettanti romeni indagati anche per ricettazione. Le indagini sono dei carabinieri della Compagnia dell'Aquila, in collaborazione con i colleghi di Pescara, Ostia (Roma) e Abbiategrasso (Milano). Le case derubate si trovano in città e nel comprensorio. L'operazione è stata denominata "Reconstruction".
Sono una trentina i furti carabinieri dei quali sono accusati i 5 romeni. Furti in abitazione, per lo più nel centro storico dell'Aquila, dove prelevavano caldaie, costose attrezzature all’interno dei cantieri edili collegati alla ricostruzione post-sisma come trapani elettrici, impianti elettrici, punti luce, impianti di domotica e demolitori. I furti, tutti di notte, erano preceduti, da sopralluoghi. I ladri sono stati presi all'Aquila, Pescara, Abbiategrasso e Roma.
Curioso il fatto che la merce rubata veniva mostrata ai ricettatori tramite whatsapp i quali poi pensavano a piazzarla. Le caldaie, in particolare, venivano vendute sotto costo a mille euro visto che si tratta di materiale molto richiesto. Più in particolare i romeni sono accusati anche di furti e riciclaggio di tre auto.
I romeni non svolgevano alcun lavoro di copertura e vivevano di proventi di reato. A loro è contestato anche un tentativo di furto alla Coop di Scoppito con la tecnica della spaccata ma riuscirono a scappare. In precedenza avevano commesso furti nei negozi di Acqua&Sapone e a Sassa scalo. I carabinieri tornano a raccomandare ai cittadini segnalare subito situazioni sospette.