L'Aquila, sigilli del pm a due agenzie di scommesse

I carabinieri chiudono due sale scommesse all'Aquila e a Bazzano. Secondo l'accusa, le agenzie non hanno autorizzazioni necessarie. Nel mirino della procura, versamenti di denaro all'estero

L'AQUILA. I carabinieri chiudono due centri di raccolta scommesse non autorizzati. A conclusione di un'attività di indagine, i militari della stazione dell'Aquila coordinati dal luogotenente Maurizio Facchini e coadiuvati dal Norm e dalla stazione di Paganica, hanno eseguito due decreti di sequestro preventivo delegati dal pubblico ministero Roberta D'Avolio nei confronti di due agenzie all'Aquila e a Bazzano. Nel corso di alcuni controlli a largo raggio, effettuati in ambito provinciale dai carabinieri, era emerso che le due agenzie erano prive delle prescritte autorizzazioni ministeriali alla raccolta di scommesse previste dall'articolo 88 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. In particolare le due agenzie erano dedite alla raccolta di scommesse per conto di strutture estere. La normativa italiana vieta la trasmissione di dati per via telematica in mancanza di autorizzazione, perché in tal modo si favorisce l'accettazione di scommesse on-line per conto di agenzie straniere così da eludere la normativa nazionale sul gioco d'azzardo che ne lascia l'esclusiva ai Monopoli di Stato o a società che ne abbiano avuto licenza. Di fatto i passaggi di denaro tra agenzia italiana ed estere avvenivano per il tramite dei versamenti che i giocatori in patria effettuavano su carte di credito prepagate di proprietà della società italiana che tuttavia non erano autorizzate alla specifica opera di intermediazione. Sulla base della comunicazione all'autorità giudiziaria dell'esito dell'analisi dei documenti prodotti agli operanti all'atto dei controlli, sono stati emessi i due decreti di sequestro preventivo dei locali ai quali sono stati apposti i sigilli.

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