L'Aquila, tassa rifiuti 2009-2010: sconto del 60 per cento

Raggiunto un accordo tra il Comune ed Equitalia L’assessore De Santis: chi ha già pagato non riavrà nulla

L'AQUILA. «Se avete ricevuto le cartelle esattoriali relative ai tributi della Tarsu per gli anni 2009-2010, aspettate a pagarle, perché vanno decurtate del 60 per cento».

L'invito, rivolto ai cittadini aquilani e alle imprese, arriva dall'assessore comunale al Bilancio Lelio De Santis. In pratica, il Comune ha ottenuto la riduzione dell'imposta del 60 per cento e il restante 40 per cento potrà essere versato in 120 rate, come avviene per le altre tasse riferite al periodo post-terremoto. Chi invece ha già provveduto a pagare il balzello per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, non potrà essere rimborsato.

La novità annunciata dall'assessore De Santis è frutto di un accordo raggiunto con Equitalia, grazie al parere favorevole espresso dal ministero dell'Economia e delle Finanze. Sarà la giunta comunale, a breve, a fissare tempi e modalità delle decisioni assunte e per questo motivo a cittadini e imprese si consiglia, per il momento, di non pagare le bollette ricevute. «Nei giorni scorsi», spiega l'assessore Lelio De Santis, «nella sede municipale di Villa Gioia, ho avuto un importante incontro sul delicato problema della riduzione dell'importo Tarsu con i responsabili dell'ufficio tributi ed Equitalia, rappresentata dal direttore generale, Renato Scognamiglio e dai dirigenti Alessandro Prato, Domenico Salutari, Luigi Maglione ed Anna Di Francesco. Alla luce del parere favorevole espresso dal direttore del dipartimento federalismo fiscale del ministero dell'Economia e delle finanze, sono state interpretate e individuate tutte le possibilità di applicazione del comma 28 dell'articolo 33 della legge 183 del 2011, a favore delle imprese e dei cittadini aquilani soggetti alla Tarsu. Pertanto, per gli anni 2009 e 2010, l'imposta è ridotta del 60 per cento ed il restante 40 per cento può essere pagato in 120 rate, mentre», sottolinea De Santis, «non sarà possibile accedere al rimborso per i versamenti già effettuati». Questa interpretazione della legge 183 del 2011 apre le porte, secondo l'assessore al Bilancio, anche ad altre agevolazioni sul fronte delle tasse da restituire dopo il sisma: «Penso che con questa decisione», aggiunge De Santis, «anche gli altri tributi iscritti e riscossi a mezzo ruolo possano godere della stesse agevolazioni. Si scrive, così, una parola chiara e definitiva che tranquillizzerà gli imprenditori, gli albergatori, i cittadini tutti, che aspettavano da tempo risposte chiare». Ora toccherà alla giunta comunale deliberare le modalità di riscossione della tassa decurtata: nelle casse comunali, in base ai calcoli effettuati, entreranno circa 4,3 milioni di euro in meno. «A breve», precisa ancora De Santis, «una specifica delibera di giunta fisserà tempi, modalità e indirizzi per una puntuale applicazione delle decisioni assunte. Il 60 per cento di riduzione della Tarsu, che ammonta a circa 4 milioni e 300mila euro del gettito complessivo, troverà il relativo discarico nel bilancio comunale. È bene», suggerisce De Santis, «che i cittadini aspettino a pagare le cartelle che hanno ricevuto e che provvedano solo successivamente alla definizione delle modalità dei versamenti da parte della giunta, magari poi riducendo anche il numero delle rate, per evitare una riscossione antieconomica». L'assessore al Bilancio chiude con un auspicio: «Questo patto tra il Comune e i cittadini può essere un valido aiuto per avere maggiore fiducia nelle istituzioni e soprattutto nella possibilità di ricostruire tutti insieme la città».

Romana Scopano

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