L'Aquila, Trifuoggi si dimette e si candida a sindaco
L’ufficializzazione arriverà domani. Nicola Trifuoggi, ex magistrato, attuale vicesindaco, rassegnerà le dimissioni in mattinata e sarà candidato alle prossime elezioni comunali con una lista civica
L’AQUILA. L’ufficializzazione arriverà domani. Nicola Trifuoggi, ex magistrato, attuale vicesindaco, rassegnerà le dimissioni in mattinata. E sarà candidato sindaco alle prossime elezioni comunali.
Un passo ponderato, nell’aria da tempo, valutato attentamente, senza mai uscire allo scoperto. Trifuoggi, in rotta da mesi con il sindaco Massimo Cialente, ha lavorato in silenzio alla costruzione di una lista civica, che lo sosterrà nella corsa a Palazzo Fibbioni.
Al suo fianco, il consigliere comunale, da sempre uomo di sinistra, Antonello Bernardi, per anni nelle file del Pd, oggi tra i dissidenti. Seppure sotto il simbolo civico, la candidatura di Trifuoggi apre nuovi scenari in seno alla coalizione di centrosinistra, che rischia di perdere un bel po’ di consensi nell’area di riferimento.
RAPPORTO DIFFICILE. Ex procuratore della Repubblica, chiamato nel 2012 alla corte di Cialente, quando scoppiò il caso giudiziario che coinvolse l’allora ex sindaco, Roberto Riga, per “ripulire” l’immagine del Comune, a garanzia di integrità e controllo degli atti amministrativi, Trifuoggi è ben presto entrato in rotta di collisione con Cialente. Quasi mai sulla stessa lunghezza d’onda sui grandi temi cittadini come, ad esempio, il ripristino dei parcheggi a pagamento in centro storico. Cialente, acceso sostenitore del provvedimento, Trifuoggi fedele al rigore delle regole, compresi i passaggi economici e amministrativi della convenzione con la M&P. Probabilmente, la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
SCELTA CIVICA. Contattato dalla redazione del Centro, Trifuoggi non ha confermato le dimissioni che, con molta probabilità, arriveranno domani mattina, prima dell’incontro con la stampa, fissato per le 10.30, a Palazzo Fibbioni. Trifuoggi resta abbottonatissimo, ma il comunicato diramato dall’ufficio stampa del Comune parla chiaro: «Dimissioni del vicesindaco», si legge nella nota. Dunque, la decisione è presa.
Il nome di Trifuoggi, come papabile candidato sindaco di una lista civica, circolava da tempo. Lo stesso vicesindaco aveva dichiarato mesi fa: «Sto riflettendo. Ma esiste la possibilità concreta che mi presenti a capo di una lista civica». Poi, il silenzio totale sull’operazione, fino alla conferma delle sue dimissioni.
LASCIO IL CENTROSINISTRA. Via dal centrosinistra. Che fosse tra i dissidenti, nonostante la lunga militanza nel Pd, è cosa nota. Lo aveva dimostrato apertamente appoggiando, alle ultime elezioni regionali, la candidatura dell’avvocatessa, Simona Giannangeli. Ma Antonello Bernardi, medico e consigliere comunale, adesso ha compiuto il grande passo: fuori ufficialmente dal centrosinistra. «Appoggerò Trifuoggi alle prossime elezioni. Sono pronto a candidarmi con lui», dice. E spiega i motivi: «Ho preso già da tempo le distanze dal Pd, pur essendo stato a lungo un militante di sinistra. Finora sono rimasto dentro la coalizione che è al governo della città, ma l’ho fatto da indipendente, prendendo anche le distanze da alcune scelte poco condivisibili. L’appoggio a Trifuoggi? La sua è una candidatura forte, sotto il vessillo civico, che lo rende più vicino alla gente, lontano dai gruppi politici: un uomo che stimo, con la giusta esperienza professionale e adeguate capacità per governare L’Aquila. Un personaggio di spessore, dalle grandissime doti. Sui contenuti del programma la convergenza è assoluta e questo fa la differenza».
DOPPIE DIMISSIONI. Anche Bernardi potrebbe lasciare l’assise comunale prima della scadenza del mandato elettorale. «Sto valutando le dimissioni», conferma, «un passo che potrebbe rilevarsi necessario in vista dell’impegno per la prossima campagna elettorale».
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