L'Aquila, trovato svenuto in casa e con il gas aperto il parroco anti-camorra
Tragedia sventata nella frazione di Tempera, don Gatto salvato grazie all'allarme della perpetua: ora è in ospedale. Bombola difettata o manomessa? Un tentato suicidio?
L'AQUILA. È stato trovato dai carabinieri semi svenuto nel suo alloggio del progetto Case della frazione aquilana di Tempera con la bombola del gas aperta: il parroco del popoloso centro, il 37enne Giovanni Gatto, originario di Montebelluna in provincia di Treviso, è stato soccorso e trasportato dagli operatori del 118 all'ospedale San Salvatore dove è ricoverato con una prognosi di 20 giorni. A dare l'allarme, secondo quanto si è appreso, è stata la perpetua, e alcuni abitanti preoccupati per l'odore di gas che fuoriusciva dall'abitazione. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco. Varie le ipotesi al vaglio dei carabinieri. Dal malfunzionamento della bombola, al tentato suicidio. Vicino al sacerdote, in queste ore, l'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Petrocchi, che ha espresso solidarietà e vicinanza al giovane parroco. Don Giovanni Gatto era nei mesi scorsi balzato agli onori delle cronache per avere denunciato infiltrazioni della malavita organizzata nella ricostruzione e le minacce da parte della camorra nei suoi confronti. Tanto da essere soprannominato parroco anti-camorra.