la lettera aperta
L’assemblea cittadina: i dati già in mano al Comune
L’AQUILA. «Se il progetto Case – questo miracolo italiano – costa, per la manutenzione, l'ingentissima somma di 9 milioni di euro l'anno, forse, nell'acquisirlo, è stato compiuto qualche errore di...
L’AQUILA. «Se il progetto Case – questo miracolo italiano – costa, per la manutenzione, l'ingentissima somma di 9 milioni di euro l'anno, forse, nell'acquisirlo, è stato compiuto qualche errore di valutazione che non può ricadere sui cittadini assegnatari». In una lettera aperta al sindaco, Massimo Cialente, l’assemblea cittadina non risparmia critiche al censimento sugli alloggi antisismici, alla luce delle difficoltà nella compilazione dei moduli e dei tempi ristretti. «Corre l’obbligo di far presente», scrive l’assemblea, «che i dati richiesti, riferiti alla posizione reddituale di ogni residente, sono già a conoscenza del Comune: una convenzione con l'Agenzia delle Entrate autorizza i Comuni d'Italia all'accesso a tutti i dati dell'anagrafe tributaria». Viene anche ricordato che tutti gli altri dati richiesti sono già in possesso dell’amministrazione. «Perché non dire chiaramente che il censimento viene richiesto per le difficoltà di gestione degli archivi di codesta amministrazione?» si legge ancora. «Al contrario, viene affermato che il censimento serve per stanare i “furbetti degli agglomerati”: ecco di nuovo che una responsabilità di inefficienza dell'amministrazione viene fatta passare come una colpa dei cittadini assegnatari. Inoltre, se i proprietari non devono pagare un “affitto”, quale è il motivo per cui sono chiamati a fornire i dati reddituali e l'Isee?». Nella lettera si esprimono perplessità proprio sulla richiesta di affitto. Infine, c’è una considerazione sugli appalti di Case e Map. «Se la stazione appaltante è stata la Protezione civile e se gli appalti sono stati assegnati senza assicurare al Comune tutte le garanzie future, allora appare evidente che dovrà essere il governo centrale ad assegnare le risorse per la manutenzione».