L'Idv a Cialente: è ora di lasciare
Ma gli assessori difendono il sindaco: «È Chiodi che crea confusione»
L'AQUILA. Le esternazioni del sindaco Massimo Cialente che afferma di sentirsi solo nell'affrontare la ricostruzione e l'ipotesi da lui ventilata di dimettersi sono oggetto di opinioni discordanti tra coloro che fanno parte della sua maggioranza. Gli assessori lo difendono ma nel centrosinistra ci sono anche giudizi molto duri e critiche per il recente abbandono del tavolo con le autorità e Gianni Letta.
«Il tavolo del giovedì sta diventando il tavolo degli scontri tra Massimo Cialente, ed il Commissario, Gianni Chiodi,i signori che hanno in mano le sorti dell'Aquila ma che hanno dimostrato di non essere all'altezza del compito». Lo afferma il segretario comunale idv, Lelio De Santis. «Chiodi e Cialente» dice «sono presi più dalle loro strategie politiche che dall'impegno per risolvere i problemi della ricostruzione sociale: si dimettano!». In difesa del primo cittadino l'assessore Giampaolo Arduini (Udc). «Ha ragione a lamentarsi» dice «qui ci vuole una maggiore disponibilità della Sge a collaborare. E, inoltre, ci ci vorrebbe dal governo una certezza sui fondi da impiegare in modo da poter programmare». Anche l'assessore Pierluigi Pezzopane da noi contattato si schiera con Cialente e «corregge» il segretario del suo partito. «Non condivido» dice «le critiche al sindaco che sta operando in una situazione difficile in un momento nel quale serve soprattutto un coordinamento per affrontare i problemi. Buona, invece, l'idea di De Santis di un consiglio comunale aperto a tutte le forze vive della città.
«Cialente ha fatto bene ad alzarsi dal tavolo con Letta. Chiodi è inaffidabile, sta trascinando L'Aquila nella rissa». Lo afferma il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Camillo D'Alessandro. «I soloni del politicamente corretto» ha aggiunto «fanno finta di non capire che il perdurare del modello commissariale sta uccidendo la città. Chiodi continua a creare confusione generando incertezza. Se la ricostruzione pesante non è partita la colpa è sua». L'assessore Alfredo Moroni (Pd) sostiene che il sindaco «ha ragione su tutti i fronti» e chiede che il Pd lo sostenga con una riunione del direttivo regionale all'Aquila. Sullo stessa linea Pasquale Corriere (gruppo misto) che fa anche degli esempi. «Ogni volta che ho invitato il commissario Chiodi per importanti iniziative al santuario della Jenca» dice «non mi ha mai risposto ma non ha mandato nemmeno un suo rappresentante». «Basta con le sceneggiate» dice invece l'ex assessore Giustino Masciocco (Sel), «Cialente deve capire che se fa il sindaco deve accettare di collaborare anche con chi non ama altrimenti ci rimette la città». «Il giudizio su Cialente è negativo» spiega Francesco Valentini, (ex Pd ora gruppo misto) «perchè non ha fatto nemmeno quello che era possibile. Ma le sue dimissioni ora sarebbero tardive e nocive».
«Il tavolo del giovedì sta diventando il tavolo degli scontri tra Massimo Cialente, ed il Commissario, Gianni Chiodi,i signori che hanno in mano le sorti dell'Aquila ma che hanno dimostrato di non essere all'altezza del compito». Lo afferma il segretario comunale idv, Lelio De Santis. «Chiodi e Cialente» dice «sono presi più dalle loro strategie politiche che dall'impegno per risolvere i problemi della ricostruzione sociale: si dimettano!». In difesa del primo cittadino l'assessore Giampaolo Arduini (Udc). «Ha ragione a lamentarsi» dice «qui ci vuole una maggiore disponibilità della Sge a collaborare. E, inoltre, ci ci vorrebbe dal governo una certezza sui fondi da impiegare in modo da poter programmare». Anche l'assessore Pierluigi Pezzopane da noi contattato si schiera con Cialente e «corregge» il segretario del suo partito. «Non condivido» dice «le critiche al sindaco che sta operando in una situazione difficile in un momento nel quale serve soprattutto un coordinamento per affrontare i problemi. Buona, invece, l'idea di De Santis di un consiglio comunale aperto a tutte le forze vive della città.
«Cialente ha fatto bene ad alzarsi dal tavolo con Letta. Chiodi è inaffidabile, sta trascinando L'Aquila nella rissa». Lo afferma il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Camillo D'Alessandro. «I soloni del politicamente corretto» ha aggiunto «fanno finta di non capire che il perdurare del modello commissariale sta uccidendo la città. Chiodi continua a creare confusione generando incertezza. Se la ricostruzione pesante non è partita la colpa è sua». L'assessore Alfredo Moroni (Pd) sostiene che il sindaco «ha ragione su tutti i fronti» e chiede che il Pd lo sostenga con una riunione del direttivo regionale all'Aquila. Sullo stessa linea Pasquale Corriere (gruppo misto) che fa anche degli esempi. «Ogni volta che ho invitato il commissario Chiodi per importanti iniziative al santuario della Jenca» dice «non mi ha mai risposto ma non ha mandato nemmeno un suo rappresentante». «Basta con le sceneggiate» dice invece l'ex assessore Giustino Masciocco (Sel), «Cialente deve capire che se fa il sindaco deve accettare di collaborare anche con chi non ama altrimenti ci rimette la città». «Il giudizio su Cialente è negativo» spiega Francesco Valentini, (ex Pd ora gruppo misto) «perchè non ha fatto nemmeno quello che era possibile. Ma le sue dimissioni ora sarebbero tardive e nocive».
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