L'inchiesta sulla cricca marsicana Il Pm conferma le misure cautelari

Le indagini sulla corruzione post sisma. Per l'accusa vanno confermate le misure cautelari a carico di Ezio Stati, Vincenzo Angeloni, Marco Buzzelli e Sabatino Stornelli. Attesa per la decisione del gip Marco Billi

L'AQUILA. Il Pm Antonietta Picardi ha espresso parere negativo a ogni richiesta avanzata dai legali degli indagati nell'inchiesta sulla corruzione post sisma che lunedì ha portato all'arresto di 3 persone, alla richiesta di un obbligo di dimora e alle dimissioni dell'assessore regionale Daniela Stati. Per l'accusa restano in piedi tutte le misure cautelari adottate. A decidere, ora, sarà il gip Marco Billi le cui determinazioni sono attese per le prossime ore.

Stando a fonti della Procura dell'Aquila, la decisione del gip potrebbe anche slittare a domani. Il gip è impegnato, infatti, nell'approfondimento delle carte, in particolare nella comparazione fra le dichiarazioni rese dagli indagati nell'interrogatorio fiume di martedì scorso e le prove, soprattutto intercettazioni, in mano all'accusa.

Oltre a Daniela Stati, assessore regionale costretta a dimettersi dopo il provvedimento di interdizione dai pubblici uffici, nell'inchiesta è coinvolto il padre Ezio, ex consigliere regionale Dc e attuale esponente di spicco del Pdl, in carcere all'Aquila. In manette anche l'ex parlamentare di Fi Vincenzo Angeloni, rinchiuso nel carcere di Regina Coeli a Roma, Sabatino Stornelli, amministratore delegato di Selex Service Management (società di Finmeccanica), che ha l'obbligo di dimora a Roma, e Marco Buzzelli, compagno di Daniela Stati, ai domiciliari ad Avezzano (L'Aquila).


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