AVEZZANO

La barista-coraggio vittima di racket: incubo di 2 anni

Ha fatto finire in carcere i presunti estorsori: «Telefonate minatorie anche dopo gli arresti»

SULMONA. «Un incubo che va avanti da due anni. Non ce la facevo più. Sono stata minacciata anche dopo gli arresti». La commerciante che ha fatto finire in carcere i due presunti estorsori, Manolo e Bruno Morelli, rispettivamente di 45 e 52 anni, entrambi avezzanesi di etnia rom, parla tramite il gruppo Mazzini, l’azienda di servizi legali e fiscali al quale si è affidata per denunciare le continue e presunte minacce.

«Sono stati due anni d’inferno fino a quando, grazie ai carabinieri pronti a gestire la situazione e ai nostri professionisti, la donna ha deciso di chiedere aiuto alla giustizia» spiegano dal gruppo Mazzini, rappresentato dall’avvocato Eleonora Danieletto, del Foro di Padova. «L’incubo non è finito perché le minacce sono arrivate anche nelle ultime ore, ma le forze dell’ordine e lo Stato sono presenti. Per questo la commerciante va avanti per la sua strada» aggiungono dalla società.

La Procura di Avezzano, in attesa dell’interrogatorio di convalida degli arresti che si terrà probabilmente domani, ha disposto il sequestro del telefono cellulare e di tutti i dispositivi di proprietà dei due indagati, per analizzare nel dettaglio tabulati, conversazioni e messaggi. Manolo e Bruno Morelli devono rispondere dell’accusa di estorsione in concorso.

Stando alla ricostruzione effettuata dai carabinieri della compagnia di Avezzano, che si sono occupati del caso, è venuto fuori che i due si sono presentati lo scorso giovedì in un bar-caffetteria, che si trova lungo via Massa d’Albe, di proprietà della vittima. A quel punto hanno avvicinato la titolare per minacciarla. «Consegnaci subito 2.000 euro se non vuoi che ti diamo fuoco al bar», hanno detto i due rom, secondo l’accusa. La proprietaria, nonostante la forte agitazione, è riuscita a mantenere calma e sangue freddo, spiegando ai due che avrebbe ceduto alle loro richieste, ma che aveva bisogno di qualche ora per recuperare parte della somma in contanti. Non appena rimasta sola, la donna ha allertato i carabinieri, riferendo quanto accaduto. I militari si sono quindi appostati nelle vicinanze del bar e poco dopo hanno fermato i due rom.

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