La Casa dello studente risorgerà

Formigoni: «L’inaugurazione a Coppito all’inizio di novembre».

L’AQUILA. La Casa dello studente è stato simbolo della tragedia del terremoto ma lo sarà anche della rinascita. La struttura, infatti, verrà ricostruita a Coppito e inaugurata il 4 novembre. Questa la promessa fatta da Roberto Formigoni, presidente della giunta regionale lombarda, ente che ne ha finanziato i lavori, nel corso di una conferenza stampa di presentazione del progetto tenuta nel campo sfollati di Monticchio 1. La residenza potrebbe essere intitolata agli studenti morti.

FIRMATA L’INTESA. Ieri è stata firmata l’intesa nell’ambito dell’accordo di programma quadro interregionale già sottoscritto il 5 giugno dalla stessa Regione Lombardia, dal ministero dello Sviluppo economico e dalla Regione Abruzzo. Alla cerimonia erano presenti il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il sindaco Massimo Cialente, la presidente della Provincia Stefania Pezzopane e l’arcivescovo Giuseppe Molinari. Assente il rettore Ferdinando Di Orio, impegnato in un’altra iniziativa per il rilancio dell’Ateneo.

IL PROGETTO.
La residenza universitaria dell’Aquila, nuova Casa dello studente, sarà realizzata vicino all’ospedale regionale, al polo universitario di Coppito e all’aeroporto. E’ previsto un finanziamento di 7 milioni di euro rientranti nel programma Fas (Fondo per le aree sottoutilizzate): di questi soldi 6 milioni e 300 mila euro saranno destinati alla Casa dello studente, la restante parte per la fornitura di moduli prefabbricati da utilizzare a scuola primaria nella città. La residenza universitaria metterà a disposizione 120 posti letto; sorgerà in un’area rettangolare di 45 metri per 190; l’esposizione ottimale rende l’edificio adeguato in tema di sostenibilità. La costruzione sarà fatta con criteri innovativi dal punto di vista antisismico. L’area è stata offerta dalla Curia alla Regione Lombardia che, finiti i lavori, la cederà gratis al Comune. Formigoni ritiene buona l’idea di intitolare la struttura ai ragazzi morti sotto le macerie.

I TEMPI.
«La Casa dello studente è un simbolo dell’Italia che collabora», ha commentato Formigoni «e per questo vogliamo realizzarla a tempo di record. I lavori inizieranno a luglio e la consegna ci sarà per l’inizio del prossimo anno accademico. L’Italia guarda al futuro e questo progetto va in tale direzione perchè permetterà ai giovani di approfondire la conoscenza, uno strumento che rende il Paese competitivo». In riferimento ai tempi, Formigoni ha aggiunto che lunedì scorso ha convocato i tecnici i quali gli hanno riconfermato con sicurezza che la struttura può essere operativa entro i primi giorni di novembre. «Glie l’ho fatto giurare», ha detto rivolgendosi ai presenti, in particolare all’arcivescovo Giuseppe Molinari. «Questa sfida sui tempi», ha detto Bertolaso «si allinea a quella della Protezione civile di dare un tetto a tutte le persone senza casa. A settembre continueremo a vedere esempi concreti che saranno la migliore testimonianza di ripresa del territorio».

IMPRESE.
Il progetto per la realizzazione dell’opera sarà affidato principalmente a imprese abruzzesi. Formigoni, al riguardo, ha aggiunto che «l’indicazione nel bando è che si desse tutto lo spazio possibile a imprese locali, anche se per la parte più tecnologica interverranno la Lombardia e altre regioni».

ZONA ROSSA.
Formigoni, ringraziato dai politici locali per l’iniziativa, ha fatto una visita nella zona rossa della città, provando particolare commozione davanti alla macerie della casa dello studente in via XX Settembre.

CASALE MARINANGELI.
Sì alla nuova struttura, ma resta in sospeso il futuro di Casale Marinangeli, una incompiuta che doveva essere la casa dello studente del polo scientifico a Coppito, ma che a tutt’oggi, nonostante abbia superato il “test” del 6 aprile, resta una «cattedrale nel deserto». Non a caso gli studenti ne hanno sollecitato l’attivazione, e lo stesso presidente dell’Adsu D’Innocenzo sull’argomento era stato polemico: lungaggini burocratiche fanno sì che la Regione debba ancora completare l’iter autorizzativo. E quando arriverà l’autorizzazione? Una seconda casa dello studente è bene accetta.