La Cgil: la ferrovia L’Aquila-Sulmona è inefficiente

Il sindacato: «Arrivano i treni Minuetto dalla Regione ma per questa linea occorrono quelli alimentati a diesel»

L’AQUILA. Proteste dei pendolari che usufruiscono della tratta ferroviaria Sulmona-L’Aquila. Una tratta che, a detta di utenti e sindacati, è la «Cenerentola» d’Abruzzo.

«Il piano degli investimenti annunciato dall’assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra e da Trenitalia non deve lasciare fuori il territorio aquilano», tuona infatti la Cgil, che chiede alla Regione maggiore attenzione verso le tratte ferroviarie delle zone interne.

Il sindacato è intervenuto dopo che è stata presentata l’operazione con cui la Regione si appresta, entro il 5 luglio, a concludere un investimento di 30 milioni di euro per l’acquisto di otto treni, da inserire nella rete abruzzese.

Nel frattempo sono stati «revampizzati», cioè restaurati, quattro treni Minuetto che, però, non possono essere impiegati nella tratta Sulmona-L’Aquila, che serve in media 900 passeggeri al giorno. «Venerdi scorso a Pescara», spiega il segretario provinciale della Filt-Cgil Domenico Fontana, «sono stati presentati dall’assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra quattro Minuetto, un modello di treni abbastanza moderni e specifici per il trasporto regionale, che sono stati restaurati».

Ma anche se moderni, non sono idonei per le zone interne. «Si tratta di treni a trazione elettrica», ha aggiunto il sindacalista, «e quindi non possono svolgere servizio sulla linea Sulmona-L’Aquila. A luglio si dovrebbero aprire le buste per otto nuovi treni previsti nel contratto sottoscritto tra Regione e Trenitalia».

«Ora sarebbe doveroso», sottolinea Fontana, «che l’assessore Morra ci chiarisse se tra gli otto nuovi treni è prevista, come più volte annunciato, una quota di treni diesel, da inserire in servizio sulla Sulmona-L’Aquila. Sarebbe un segnale positivo e di discontinuità rispetto al presente».

«Attualmente, infatti», aggiunge Fontana, «la tratta è servita da materiale rotabile quantomeno “attempato”, che con puntualità svizzera chiude nel mese di agosto per fantomatiche manutenzioni non rinviabili e un’altra lunga serie di problemi».

Il segretario della Filt-Cgil fa anche notare che la tratta serve quasi un migliaio di passeggeri ogni giorno: «Sono per la maggior parte pendolari che scelgono il treno per spostarsi, dato che i tempi di percorrenza tra L'Aquila e Sulmona sono notevolmente inferiori rispetto al trasporto su gomma».

«Tempi», conclude Fontana, «che potrebbero diminuire ancora, avendo in servizio anche materiale rotabile adeguato».

Romana Scopano

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