«La città è stanca di Cialente»
Ruggeri: il sindaco dica se ha ancora una maggioranza
L’AQUILA. «Il sindaco la smetta di scaricare su altri la responsabilità del fallimento del suo operato. E prenda atto di non avere più una maggioranza sulla quale poter contare». Ad attaccare Cialente è il Movimento per le autonomie.
Uno scontro nato dopo l’ennesima seduta del consiglio chiusa per mancanza del numero legale. Molti gli uomini del centrosinistra mancati all’appello e tra gli assenti anche diversi consiglieri d’opposizione. Così, a saltare è stata la ratifica dell’accordo di programma per la realizzazione di nuove aule, nel porticato del liceo scientifico a Colle Sapone, e di una palestra.
«Finora il nostro gruppo» ha esordito in una conferenza stampa Emanuele Imprudente, «è stato sempre presente in aula. Vogliamo ricordare a Cialente che noi, pur essendo all’opposizione, siamo stati determinanti ai fini dell’approvazione dei pochissimi provvedimenti (sede Anas, direzionale università della Carispaq, la scuola di Roio e la casa dello studente) portati in consiglio da aprile ad oggi. Ciò che è accaduto nell’ultima seduta è vergognoso. Il sindaco non può ricordarsi, a tempo scaduto, di un accordo di programma che prevede, palestra a parte, lavori che noi - tra l’altro - neppure condividiamo. Alla mancanza di aule non si può provvedere chiudendo un porticato o con soluzioni rattoppate, ma proponendo un Musp simile ai tanti altri realizzati per consentire la riapertura delle scuole.
Noi non siamo in consiglio per sostenere il sindaco Cialente - che sta governando senza un programma, con una giunta “zoppa” e una maggioranza ormai evanescente - ma per fare qualcosa di buono per la città».
Toni durissimi, anche quelli usati dal coordinatore comunale Corrado Ruggeri e dal consigliere Luigi Di Luzio. «L’opposizione è stata fin troppo responsabile» hanno detto «ma nessuna delle proposte finora formulate è stata accolta dal signor “Io” che continua ad addossare ad altri le colpe di una situazione ormai collassata».
«L’urbanistica è nel caos più totale» ha continuato Ruggeri «e altri settori sono ormai paralizzati. Dal giorno del terremoto ad oggi il primo cittadino non ha formulato un programma, preferendo stare a rimorchio delle cose - buone o negative - fatte dalla Protezione civile. E non c’è stato alcun coinvolgimento delle forze politiche. A questo Cialente ha preferito i contatti personali per strappare ogni volta il 21esimo voto in consiglio». Per il Movimento delle autonomie «è impensabile parlare ai partiti attraverso giornali e televisioni». La città» ha detto Ruggeri «ha le tasche piene di questo sindaco. Oggi sarebbe facile dirgli di trarre le conclusioni. Non lo facciamo perché siamo persone responsabili, ma vogliamo chiarezza. Cialente abbia il coraggio civile di dire in aula cosa vuole fare. Due le opzioni possibili: cambiare modo di governare o andar via».
Uno scontro nato dopo l’ennesima seduta del consiglio chiusa per mancanza del numero legale. Molti gli uomini del centrosinistra mancati all’appello e tra gli assenti anche diversi consiglieri d’opposizione. Così, a saltare è stata la ratifica dell’accordo di programma per la realizzazione di nuove aule, nel porticato del liceo scientifico a Colle Sapone, e di una palestra.
«Finora il nostro gruppo» ha esordito in una conferenza stampa Emanuele Imprudente, «è stato sempre presente in aula. Vogliamo ricordare a Cialente che noi, pur essendo all’opposizione, siamo stati determinanti ai fini dell’approvazione dei pochissimi provvedimenti (sede Anas, direzionale università della Carispaq, la scuola di Roio e la casa dello studente) portati in consiglio da aprile ad oggi. Ciò che è accaduto nell’ultima seduta è vergognoso. Il sindaco non può ricordarsi, a tempo scaduto, di un accordo di programma che prevede, palestra a parte, lavori che noi - tra l’altro - neppure condividiamo. Alla mancanza di aule non si può provvedere chiudendo un porticato o con soluzioni rattoppate, ma proponendo un Musp simile ai tanti altri realizzati per consentire la riapertura delle scuole.
Noi non siamo in consiglio per sostenere il sindaco Cialente - che sta governando senza un programma, con una giunta “zoppa” e una maggioranza ormai evanescente - ma per fare qualcosa di buono per la città».
Toni durissimi, anche quelli usati dal coordinatore comunale Corrado Ruggeri e dal consigliere Luigi Di Luzio. «L’opposizione è stata fin troppo responsabile» hanno detto «ma nessuna delle proposte finora formulate è stata accolta dal signor “Io” che continua ad addossare ad altri le colpe di una situazione ormai collassata».
«L’urbanistica è nel caos più totale» ha continuato Ruggeri «e altri settori sono ormai paralizzati. Dal giorno del terremoto ad oggi il primo cittadino non ha formulato un programma, preferendo stare a rimorchio delle cose - buone o negative - fatte dalla Protezione civile. E non c’è stato alcun coinvolgimento delle forze politiche. A questo Cialente ha preferito i contatti personali per strappare ogni volta il 21esimo voto in consiglio». Per il Movimento delle autonomie «è impensabile parlare ai partiti attraverso giornali e televisioni». La città» ha detto Ruggeri «ha le tasche piene di questo sindaco. Oggi sarebbe facile dirgli di trarre le conclusioni. Non lo facciamo perché siamo persone responsabili, ma vogliamo chiarezza. Cialente abbia il coraggio civile di dire in aula cosa vuole fare. Due le opzioni possibili: cambiare modo di governare o andar via».