La Finanza: «Scoperti 85 milioni finiti nelle mani dei furbetti»
Appalti sisma, bilancio degli ultimi tre anni dell’attività investigativa delle Fiamme Gialle Truffa sui fondi erogati in modo illecito sulle seconde case: finora ci sono 45 episodi accertati
L’AQUILA. Nel corso degli ultimi tre anni la Guardia di Finanza ha scovato ben 85 milioni di contributi per la ricostruzione richiesti o percepiti in modo illecito riguardanti anche gli appalti privati nella ricostruzione. Questo il punto della situazione fatto ieri mattina dal comandante provinciale Flavio Urbani e dal tenente colonnello Sergio Aloia, responsabile della polizia tributaria. Tutto ciò a fronte di un flusso di oltre 112 milioni di euro che sono stati presi in esame in quanto, sulla scorta di certe valutazioni, poteva esserci del marcio. E, a conti fatti, si è visto che i sospetti poggiavano su solide basi, visto che quasi nel 90 per cento dei casi esaminati sono stati ritrovati episodi illeciti. Questo ha portato, per ora, al sequestro per equivalente di 32 milioni con un danno erariale già accertato dalla Corte dei conti di 45 milioni.
Tali cifre hanno portato (finora) alla denuncia di 592 persone e a 22 arresti. Naturalmente non ci si ferma qui, visto che ci sono altre operazioni in arrivo per scovare altri casi da perseguire. La Finanza si è anche interessata del fenomeno dell’aumento dei prezzi da parte di alcuni commercianti segnalati anche dai cittadini. I controlli sono stati 212, ma la denuncia è stata solo una a carico di un macellaio con esiti ancora da verificare.
Uno dei filoni maggiormente seguiti è quello delle truffe delle seconde case. Al momento sono 45 i «furbetti della seconda casa» denunciati a fronte di un numero iniziale di sospettati ben maggiore: avrebbero ottenuto fondi per ricostruire quella che avrebbero indicato come abitazione principale e che, invece, sarebbe stata un’abitazione secondaria, con diritto a un contributo limitato a un massimo di 80 mila euro, secondo un’ordinanza della presidenza del Consiglio che non è stata mai modificata. Il totale di fondi illecitamente percepiti è di circa 10 milioni di euro. L’indagine è coordinata dai sostituti procuratori Fabio Picuti e Simonetta Ciccarelli. La Finanza ha curato la parte più cospicua dell’indagine, ma alcuni accertamenti e sequestri sono stati svolti anche dal Corpo forestale.
Nel mirino della Finanza anche il divieto di cumulo di contributi erogati da Regione e Comune. In sei sono finiti sotto inchiesta per una presunta truffa di circa 700mila euro.
In tema di prevenzione di rischio sismico, nel corso dell’incontro è stata ribadita l’importanza del sequestro dei corpi di fabbricato della scuola “Di Nino-Morandi” a Sulmona. Si è accertato che i lavori eseguiti per l’adeguamento sismico sarebbero stati realizzati solo in parte, e in maniera difforme da quella prevista nel progetto. Un problema tornato di attualità dopo il crollo della scuola di Amatrice,
Sempre in tema di terremoto è stato evidenziato come anche la Finanza dell’Aquila, in particolar modo con le squadre del Sagf, sia stata presente in modo massiccio per prestare aiuto nelle zone terremotate.
Sono stati 1866, infine, gli accertamenti antimafia fatti in collaborazione con carabinieri e polizia.
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