Contesa in località Sant’Antonio, dove Margherita spa attende l’autorizzazione dal 2005
La guerra dei supermercati
Via libera a Coop, ma Conad vuole 4 milioni di danni
L’AQUILA. Nuovo round nella battaglia dei supermercati all’Aquila. Il via libera alla realizzazione di un nuovo supermercato Coop di 3mila metri quadrati in località Sant’Antonio, nell’ambito del progetto Case, ha scatenato la reazione della Margherita Conad spa, che dal 2005 sta cercando di farsi approvare dal Comune un intervento nella stessa area, a due passi dal lotto della Coop.
La proposta di realizzare il nuovo punto vendita nella zona che ospiterà i moduli abitativi del progetto Case, è stata riproposta al termine di un incontro tra i rappresentanti della Coop insieme a delegati della Protezione civile, della Regione, del Comune e delle organizzazioni sindacali.
L’assessore comunale Marco Fanfani, che ha partecipato all’incontro, ha dato il via libera alla realizzazione del supermercato. L’apertura del nuovo punto vendita servirebbe a scongiurare il licenziamento dei 90 dipendenti della Coop Centro Italia dell’Aquila, da settimane in cassa integrazione. A inizio luglio, infatti, la Coop aveva annunciato l’intenzione di lasciare la città e di chiudere definitivamente i tre punti vendita di Pettino, Campo di Pile e Torrione, danneggiati dal sisma del 6 aprile. Alla base della “fuga” c’era proprio il contenzioso con il Comune e la Protezione civile, che hanno espropriato alla società il terreno in località Sant’Antonio dov’era prevista la nascita di un ipermercato che avrebbe dato lavoro ad altri 200 dipendenti. A tal proposito, il vertice - condotto con la regia della presidente della Provincia dell’Aquila - ha fatto sì che questa vertenza potesse trovare un epilogo concreto.
I sindacati si sono detti soddisfatti di una proposta che «contribuirà ad offrire un servizio essenziale ai futuri abitanti della zona», come recita una nota dell’Ugl. Ma il “lieto fine” non sembra accontentare proprio tutti: a margine dell’incontro, l’amministratore delegato della Conad Adriatico, Antonio Di Ferdinando, ha chiesto all’avvocato Fausto Corti di scrivere al Comune, alla presidenza del Consiglio dei Ministri e ai responsabili Progetto Case per chiedere gli atti e ricordare che la Margherita «dal 2005 sta cercando inutilmente di farsi approvare un intervento commerciale che prevede la ristrutturazione di un edificio a poche decine di metri di distanza dal lotto della Coop».
Una situazione che «ha già portato la Procura a disporre il rivio a giudizio dell’ex direttore generale e degli attuali dirigenti del settore territorio e del Suap, per i vantaggi assicurati alla Coop nell’esame del procedimento», si legge nella lettera che contiene la diffida dall’assumere qualsiasi provvedimento nei riguardi del progetto Coop. Analogamente, Margherita spa ha formulato la richiesta di risarcimento di 4 milioni 350 mila euro nei confronti del Comune.
La proposta di realizzare il nuovo punto vendita nella zona che ospiterà i moduli abitativi del progetto Case, è stata riproposta al termine di un incontro tra i rappresentanti della Coop insieme a delegati della Protezione civile, della Regione, del Comune e delle organizzazioni sindacali.
L’assessore comunale Marco Fanfani, che ha partecipato all’incontro, ha dato il via libera alla realizzazione del supermercato. L’apertura del nuovo punto vendita servirebbe a scongiurare il licenziamento dei 90 dipendenti della Coop Centro Italia dell’Aquila, da settimane in cassa integrazione. A inizio luglio, infatti, la Coop aveva annunciato l’intenzione di lasciare la città e di chiudere definitivamente i tre punti vendita di Pettino, Campo di Pile e Torrione, danneggiati dal sisma del 6 aprile. Alla base della “fuga” c’era proprio il contenzioso con il Comune e la Protezione civile, che hanno espropriato alla società il terreno in località Sant’Antonio dov’era prevista la nascita di un ipermercato che avrebbe dato lavoro ad altri 200 dipendenti. A tal proposito, il vertice - condotto con la regia della presidente della Provincia dell’Aquila - ha fatto sì che questa vertenza potesse trovare un epilogo concreto.
I sindacati si sono detti soddisfatti di una proposta che «contribuirà ad offrire un servizio essenziale ai futuri abitanti della zona», come recita una nota dell’Ugl. Ma il “lieto fine” non sembra accontentare proprio tutti: a margine dell’incontro, l’amministratore delegato della Conad Adriatico, Antonio Di Ferdinando, ha chiesto all’avvocato Fausto Corti di scrivere al Comune, alla presidenza del Consiglio dei Ministri e ai responsabili Progetto Case per chiedere gli atti e ricordare che la Margherita «dal 2005 sta cercando inutilmente di farsi approvare un intervento commerciale che prevede la ristrutturazione di un edificio a poche decine di metri di distanza dal lotto della Coop».
Una situazione che «ha già portato la Procura a disporre il rivio a giudizio dell’ex direttore generale e degli attuali dirigenti del settore territorio e del Suap, per i vantaggi assicurati alla Coop nell’esame del procedimento», si legge nella lettera che contiene la diffida dall’assumere qualsiasi provvedimento nei riguardi del progetto Coop. Analogamente, Margherita spa ha formulato la richiesta di risarcimento di 4 milioni 350 mila euro nei confronti del Comune.