La Margherita: facciamo una giunta tecnica
Enrico Verini: otto persone della società civile per un esecutivo a tempo
L'AQUILA. La giunta comunale a otto - così come vuole il sindaco Cialente - sembrava in dirittura d'arrivo ma ieri la Margherita è tornata a mischiare le carte. Il partito - attraverso il suo consigliere comunale più rappresentativo, Enrico Verini - ha fatto capire di non potersi accontentare solo del vicesindaco e allora ha lanciato una provocazione: facciamo una giunta tecnica e a tempo.
Una provocazione che parte da una premessa: se si cercano otto persone competenti che rimettano “in moto” la città allora i partiti si facciano da parte e vadano avanti tecnici di valore scelti nella «società civile». Poi fra qualche mese, quando i partiti si saranno “acquietati” si vedrà. «A leggere i nomi della possibile giunta sulla stampa, non ne vedo molti tra coloro che sono stati eletti e quindi scelti dalla gente» scrive Verini «rischiano di prevalere le indicazioni, legittime senza dubbio, dei partiti e non degli elettori. Allora perché i partiti, partendo da noi della Mergherita, non fanno 100 passi indietro, liberando il Sindaco e la città intera dall'empasse in cui potrebbero cacciarsi? Si proponga una giunta di otto personalità vere e riconosciute, otto professionisti, i migliori nei propri campi, senza tessere di partito, a scelta liberissima di Massimo.
Si potrebbero trovare con il coinvolgimento delle istituzioni che sentiamo, da aquilani, come autorevoli e serie: Cassa di Risparmio, Università, Camera di Commercio, Ordini Professionali, Associazioni di imprenditori, culturali o che lavorano da sempre nel sociale. Magari potrebbe essere un mandato a tempo finalizzato a eliminare i complicati problemi tecnici evidenziati, per ricreare le condizioni vere per uno sviluppo di tutto il territorio. La politica, quella vera, non abdicherebbe sottraendosi alle proprie responsabilità, anzi! Il Consiglio Comunale diventerebbe sul serio il luogo sovrano in cui elaborare le finalità, in cui indicare le direzioni da seguire di fronte ai tanti bivi che l'Amministrazione avrà, in un rapporto continuo, profondo e partecipato; alla Giunta non resterebbe che trovare le strade tecniche per cogliere gli obiettivi strategici e di sviluppo che la politica sceglierebbe all'interno dell'assise. Spero che quanto suggerito diventi spunto per un ragionamento pacato e approfondito prima all'interno dei partiti e poi convocando una riunione tra le 12 forze del centrosinistra».
Una provocazione che parte da una premessa: se si cercano otto persone competenti che rimettano “in moto” la città allora i partiti si facciano da parte e vadano avanti tecnici di valore scelti nella «società civile». Poi fra qualche mese, quando i partiti si saranno “acquietati” si vedrà. «A leggere i nomi della possibile giunta sulla stampa, non ne vedo molti tra coloro che sono stati eletti e quindi scelti dalla gente» scrive Verini «rischiano di prevalere le indicazioni, legittime senza dubbio, dei partiti e non degli elettori. Allora perché i partiti, partendo da noi della Mergherita, non fanno 100 passi indietro, liberando il Sindaco e la città intera dall'empasse in cui potrebbero cacciarsi? Si proponga una giunta di otto personalità vere e riconosciute, otto professionisti, i migliori nei propri campi, senza tessere di partito, a scelta liberissima di Massimo.
Si potrebbero trovare con il coinvolgimento delle istituzioni che sentiamo, da aquilani, come autorevoli e serie: Cassa di Risparmio, Università, Camera di Commercio, Ordini Professionali, Associazioni di imprenditori, culturali o che lavorano da sempre nel sociale. Magari potrebbe essere un mandato a tempo finalizzato a eliminare i complicati problemi tecnici evidenziati, per ricreare le condizioni vere per uno sviluppo di tutto il territorio. La politica, quella vera, non abdicherebbe sottraendosi alle proprie responsabilità, anzi! Il Consiglio Comunale diventerebbe sul serio il luogo sovrano in cui elaborare le finalità, in cui indicare le direzioni da seguire di fronte ai tanti bivi che l'Amministrazione avrà, in un rapporto continuo, profondo e partecipato; alla Giunta non resterebbe che trovare le strade tecniche per cogliere gli obiettivi strategici e di sviluppo che la politica sceglierebbe all'interno dell'assise. Spero che quanto suggerito diventi spunto per un ragionamento pacato e approfondito prima all'interno dei partiti e poi convocando una riunione tra le 12 forze del centrosinistra».