"La mia prima notte a casa dopo il sisma"
Dorme nel suo letto, poi la mattina al bar gratta e vince mille euro
L’AQUILA. Il detto «aiutati che Dio ti aiuta» vale doppio nelle circostanze difficili del periodo post-sisma. Così l’audacia di Michele Armenia, l’agente immobiliare tra i primi a dormire in casa dopo il sisma, è stata premiata con una vincita al Gratta e vinci “Milionario”. Mille euro e passa la paura. E pensare che il 54enne era andato al bar Battistelli solo perché non aveva la caffettiera. Lì ha deciso di comprare un biglietto da 5 euro. «Ho passato una notte tranquilla, mi sono alzato felice e positivo con me stesso e poi ho fatto anche una buona colazione», ha commentato sorridente. «Rientrate in casa e vincerete». Michele Armenia non si stanca di ripeterlo ai passanti della piazza di Coppito, il quartiere dove c’è la palazzina che in questi giorni lo sta ospitando.
Per dare una spinta al ritorno alla vita normale, Armenia ha deciso lunedì sera di tornare a dormire in una casa agibile. L’occasione gli si è presentata quando un’amica lo ha invitato ad occupare delle stanze che nessuno - almeno per il momento - si sente di occupare. Un invito che Armenia non si è lasciato ripetere due volte. Non a caso, nell’annunciare la sua decisione, Armenia, ex ufficiale dell’esercito, di professione agente immobiliare, ha lanciato un accorato appello ai cittadini che hanno case agibili.
«Dormo in una casa agibile, nella mia potrò tornare solo tra qualche tempo, perché devono essere fatti lievi interventi nel condominio. Voglio dare un esempio tangibile e nello stesso tempo lanciare un messaggio a tutti i miei amici aquilani: si deve vincere la paura e superare la psicosi, altrimenti non si tornerà mai alla normalità. Più si rimanda e più sarà difficile. Abbiamo bisogno di normalità e coloro che possono, devono fare questo sforzo». Oltre a vincere la paura, Armenia ha vinto ora anche qualcos’altro. Non solo, infatti, nella prima notte nessuna scossa ha turbato il suo sonno, ma ha anche guadagnato mille euro che in tempi duri come questi non fanno certo male. Una vincita registrata alle 7.21 di ieri dall’etichettatrice della Lottomatica.
«Sono un tipo mattiniero», ha detto, «anche se questa mattina sono stato fortemente tentato di rimanere a letto in quanto nell’isolato non vola una mosca». Sono pochi quelli che a Coppito hanno il coraggio di mettere il naso dentro casa, anche durante il giorno. Per questo motivo, l’agente immobiliare si trova spesso a non vedere nessuno nei paraggi. Prima di questa settimana, Armenia ha fatto la spola con Pescara. «A partire dal giorno della scossa», ha raccontato «ho preso il comando di un’autocolonna della Croce Rossa e mi sono messo a disposizione facendo da tramite con L’Aquila». Un contributo importante alla macchina di solidarietà che si è messa in moto per far fronte a un’emergenza senza precedenti.
Proprio ieri, il capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso ha sottolineato che poche volte al mondo un evento naturale ha coinvolto così tante persone tutte insieme. Il ruolo di Armenia è di coordinamento. «Ho fatto da tramite tra le unità che provenivano da fuori e quelle che erano già nel capoluogo abruzzese, con l’obiettivo di coordinare i soccorsi». La storia di Armenia si propone come esemplare anche per questo motivo. Per affrontare il rientro in casa avrebbe voluto rispolverare la vecchia divisa militare, ma poi la semplicità ha comunque prevalso.
Per dare una spinta al ritorno alla vita normale, Armenia ha deciso lunedì sera di tornare a dormire in una casa agibile. L’occasione gli si è presentata quando un’amica lo ha invitato ad occupare delle stanze che nessuno - almeno per il momento - si sente di occupare. Un invito che Armenia non si è lasciato ripetere due volte. Non a caso, nell’annunciare la sua decisione, Armenia, ex ufficiale dell’esercito, di professione agente immobiliare, ha lanciato un accorato appello ai cittadini che hanno case agibili.
«Dormo in una casa agibile, nella mia potrò tornare solo tra qualche tempo, perché devono essere fatti lievi interventi nel condominio. Voglio dare un esempio tangibile e nello stesso tempo lanciare un messaggio a tutti i miei amici aquilani: si deve vincere la paura e superare la psicosi, altrimenti non si tornerà mai alla normalità. Più si rimanda e più sarà difficile. Abbiamo bisogno di normalità e coloro che possono, devono fare questo sforzo». Oltre a vincere la paura, Armenia ha vinto ora anche qualcos’altro. Non solo, infatti, nella prima notte nessuna scossa ha turbato il suo sonno, ma ha anche guadagnato mille euro che in tempi duri come questi non fanno certo male. Una vincita registrata alle 7.21 di ieri dall’etichettatrice della Lottomatica.
«Sono un tipo mattiniero», ha detto, «anche se questa mattina sono stato fortemente tentato di rimanere a letto in quanto nell’isolato non vola una mosca». Sono pochi quelli che a Coppito hanno il coraggio di mettere il naso dentro casa, anche durante il giorno. Per questo motivo, l’agente immobiliare si trova spesso a non vedere nessuno nei paraggi. Prima di questa settimana, Armenia ha fatto la spola con Pescara. «A partire dal giorno della scossa», ha raccontato «ho preso il comando di un’autocolonna della Croce Rossa e mi sono messo a disposizione facendo da tramite con L’Aquila». Un contributo importante alla macchina di solidarietà che si è messa in moto per far fronte a un’emergenza senza precedenti.
Proprio ieri, il capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso ha sottolineato che poche volte al mondo un evento naturale ha coinvolto così tante persone tutte insieme. Il ruolo di Armenia è di coordinamento. «Ho fatto da tramite tra le unità che provenivano da fuori e quelle che erano già nel capoluogo abruzzese, con l’obiettivo di coordinare i soccorsi». La storia di Armenia si propone come esemplare anche per questo motivo. Per affrontare il rientro in casa avrebbe voluto rispolverare la vecchia divisa militare, ma poi la semplicità ha comunque prevalso.