La Micron investe sul sito di Avezzano
Sensori di immagine, nella Marsica si punta su ricerca e progettazione
AVEZZANO. Micron Italia consolida la sua centralità nell'ambito della multinazionale Usa e ottiene la ricerca e la produzione esclusiva dei sensori di immagine. Per lo stabilimento di Avezzano un riconoscimento importante. La compagnia americana, in occasione dei risultati finanziari trimestrali (in flessione), ha presentato le iniziative strategiche per affrontare al meglio le sfide del mercato dei semiconduttori, che si conferma uno dei più competitivi al mondo.
Il terzo trimestre fiscale ha registrato una perdita di 225 milioni di dollari a fronte di un fatturato di 1,3 miliardi. Dati previsti in ragione della sfavorevole congiuntura di mercato, caratterizzata da una domanda contenuta e prezzi in calo del 30-35% rispetto al trimestre precedente. Contrazione contenuta, almeno in parte, grazie alla maggiore efficienza operativa, che ha portato ad una riduzione dei costi unitari nell'ordine del 20-25%.
Steve Appleton, amministratore delegato della compagnia, in un messaggio a tutti i dipendenti nel mondo, ha evidenziato «la necessità di sapersi adattare a un mercato in costante evoluzione, sia in termini di approccio che strutturali. Lo sforzo per diversificare e differenziare la produzione ha portato molti vantaggi, ma il modello di business impone una rivisitazione». Per quel che riguarda Micron Italia nello specifico, la compagnia ha annunciato al suo interno una decisione di enorme importanza strategica per il ruolo e la missione stessa dello stabilimento italiano: l'intero ramo di ricerca tecnologica dei sensori di immagine si trasferisce ad Avezzano, che diventa il centro di produzione esclusivo di questa famiglia di dispositivi, fino a oggi prodotti anche nel quartier generale. La transizione completa della ricerca e della produzione avverrà nell'arco dei prossimi 12 mesi. Allo stesso tempo, gli altri stabilimenti Micron si focalizzeranno nello sviluppo e nella produzione delle memorie (Dram e Nand flash).
Questa decisione va nella direzione di quanto auspicato con la richiesta di programmazione negoziata per attività di ricerca ed espansione produttiva presentata dalla Micron e da poco oggetto di un accordo di programma quadro tra Regione Abruzzo e governo italiano.
«Micron», dichiara il direttore generale Sergio Galbiati, «sta intraprendendo una serie di iniziative per valorizzare i propri punti di forza, rappresentati da una tecnologia riconosciuta come la migliore al mondo e dalla sua storica eccellenza in termini di efficienza operativa. Allo stesso tempo, sta concretamente valutando partnership e collaborazioni con altre società, così da combinare i rispettivi punti di forza. La partnership con Intel nel settore delle memorie Nand flash potrà essere emulata».
Il terzo trimestre fiscale ha registrato una perdita di 225 milioni di dollari a fronte di un fatturato di 1,3 miliardi. Dati previsti in ragione della sfavorevole congiuntura di mercato, caratterizzata da una domanda contenuta e prezzi in calo del 30-35% rispetto al trimestre precedente. Contrazione contenuta, almeno in parte, grazie alla maggiore efficienza operativa, che ha portato ad una riduzione dei costi unitari nell'ordine del 20-25%.
Steve Appleton, amministratore delegato della compagnia, in un messaggio a tutti i dipendenti nel mondo, ha evidenziato «la necessità di sapersi adattare a un mercato in costante evoluzione, sia in termini di approccio che strutturali. Lo sforzo per diversificare e differenziare la produzione ha portato molti vantaggi, ma il modello di business impone una rivisitazione». Per quel che riguarda Micron Italia nello specifico, la compagnia ha annunciato al suo interno una decisione di enorme importanza strategica per il ruolo e la missione stessa dello stabilimento italiano: l'intero ramo di ricerca tecnologica dei sensori di immagine si trasferisce ad Avezzano, che diventa il centro di produzione esclusivo di questa famiglia di dispositivi, fino a oggi prodotti anche nel quartier generale. La transizione completa della ricerca e della produzione avverrà nell'arco dei prossimi 12 mesi. Allo stesso tempo, gli altri stabilimenti Micron si focalizzeranno nello sviluppo e nella produzione delle memorie (Dram e Nand flash).
Questa decisione va nella direzione di quanto auspicato con la richiesta di programmazione negoziata per attività di ricerca ed espansione produttiva presentata dalla Micron e da poco oggetto di un accordo di programma quadro tra Regione Abruzzo e governo italiano.
«Micron», dichiara il direttore generale Sergio Galbiati, «sta intraprendendo una serie di iniziative per valorizzare i propri punti di forza, rappresentati da una tecnologia riconosciuta come la migliore al mondo e dalla sua storica eccellenza in termini di efficienza operativa. Allo stesso tempo, sta concretamente valutando partnership e collaborazioni con altre società, così da combinare i rispettivi punti di forza. La partnership con Intel nel settore delle memorie Nand flash potrà essere emulata».