«La politica deve dare risposte»
Veltroni a Pescara per la presentazione del libro «Noi».
PESCARA. Walter Veltroni è un politico goloso. Se ne sono accorti gli avventori del Caffé Venezia, quando l’ex segretario dei Ds ha esaminato con competenza la vetrina dei dolci, assistito dal maitre Fernando Nucci, una sua vecchia conoscenza. Per la cronaca Veltroni, ieri a Pescara per presentare il suo ultimo libro “Noi”, ha scelto un manthoné e un tiramisu.
«Pescara è una città che mi piace molto», ha detto alle persone che gli si sono affollate intorno, «perché è una città colta, raffinata e gaudente». La conversazione si è spostata subito sul libro. «È un libro strano e commovente», ha spiegato Veltroni. «C’è la malinconia ma anche la speranza. È uno sguardo sul paese che si è fatto male tante volte ma si è sempre tirato su. E tutto questo è visto dagli occhi di un bambino». Raggiunto dal sindaco Luigi Albore Mascia e dal presidente di Pescarabruzzo Nicola Mattoscio, Veltroni è tornato per un momento nei panni del politico e dell’ex sindaco. A un preoccupato Mascia («Ormai lavoro 12 ore al giorno e gestire il pubblico è veramente difficile») Veltroni ha ricordato che lui aveva istituito un ufficio per le famiglie: «Uno veniva da me.
Mi parlava, io gli dicevo: vai in quell’ufficio e ti daranno una risposta. Il problema è che la gente deve sentire che il Comune è aperto e che i problemi sono risolvibili. Però, devono essere problemi di una comunità non di una sola persona». Quindi Veltroni si è incamminato verso il Comune per la presentazione del libro raggiunto dal direttore del Centro Luigi Vicinanza che ha moderato gli interventi.
«Pescara è una città che mi piace molto», ha detto alle persone che gli si sono affollate intorno, «perché è una città colta, raffinata e gaudente». La conversazione si è spostata subito sul libro. «È un libro strano e commovente», ha spiegato Veltroni. «C’è la malinconia ma anche la speranza. È uno sguardo sul paese che si è fatto male tante volte ma si è sempre tirato su. E tutto questo è visto dagli occhi di un bambino». Raggiunto dal sindaco Luigi Albore Mascia e dal presidente di Pescarabruzzo Nicola Mattoscio, Veltroni è tornato per un momento nei panni del politico e dell’ex sindaco. A un preoccupato Mascia («Ormai lavoro 12 ore al giorno e gestire il pubblico è veramente difficile») Veltroni ha ricordato che lui aveva istituito un ufficio per le famiglie: «Uno veniva da me.
Mi parlava, io gli dicevo: vai in quell’ufficio e ti daranno una risposta. Il problema è che la gente deve sentire che il Comune è aperto e che i problemi sono risolvibili. Però, devono essere problemi di una comunità non di una sola persona». Quindi Veltroni si è incamminato verso il Comune per la presentazione del libro raggiunto dal direttore del Centro Luigi Vicinanza che ha moderato gli interventi.