Sviluppo turistico
La Regione taglia i fondi per il marketing territoriale
SULMONA. Diventa difficile puntare sul turismo in Centro Abruzzo con appena i 180mila euro di fondi Fas dedicati al marketing territoriale, rispetto ai 545mila assegnati in un primo momento. Per...
SULMONA. Diventa difficile puntare sul turismo in Centro Abruzzo con appena i 180mila euro di fondi Fas dedicati al marketing territoriale, rispetto ai 545mila assegnati in un primo momento. Per questo Anna Berghella, presidente della Dmc Cuore dell’Appennino, che avrebbe dovuto cogestire le somme assieme alla stazione appaltante individuata nel Parco della Majella, scrive una lettera al presidente della Regione Luciano D’Alfonso per chiedergli di fare retromarcia sui tagli.
Il 24 ottobre 2013 il lungo e complesso percorso del tavolo di partenariato deliberò di assegnare al marketing per lo sviluppo turistico della Valle Peligna 545mila euro, con stazione appaltante il Parco Majella e la cogestione e la coordinazione della Dmc Cuore dell’Appennino. La somma venne confermata dalla giunta regionale con l’atto 287 del 22 aprile del 2014 e col numero 448 del 12 giugno dell’anno successivo. A sorpresa, il Dipartimento turismo, con la nota del 16 luglio scorso, ha decurtato i fondi a 180mila euro. Un taglio considerevole, di 365mila euro, che rischia di vanificare la promozione turistica del territorio, soprattutto alla luce della tanta strada che ancora c’è da fare sull’argomento.
Basti pensare, come confermato dagli albergatori stessi, che almeno la metà dei loro clienti, in città durante i week-end di Giostra cavalleresca, non conosceva l’evento storico. «Non posso che dissentire con forza da tale decisione», accusa Berghella. «Nell’intensa attività dalla Dmc, svolta in favore della destinazione turistica in questi anni, l’importanza dell’attività di marketing si è rivelata proprio il punto debole dello sviluppo turistico dell’area peligna. La Dmc ha obiettivi ambiziosi, condivisi da 141 operatori di 18 comuni, con necessità economiche e di cambiamento. Siamo una destinazione nuova perché il turismo, nonostante le prerogative di cui godiamo, non è mai stato un’opzione di sviluppo economico presa seriamente in considerazione: per ottenere i risultati è necessario migliorare la qualità degli operatori turistici e l’accoglienza. Ma tale lungo processo cozza con le aspettative degli operatori soci, che sono interessati a vantaggi economici immediati e facilmente riscontrabili».
Necessari, dunque, una maggiore visibilità on-line e pacchetti turistici. «Dobbiamo essere ben posizionati sul web», chiosa Berghella, «e fare digital e social media marketing».
Federica Pantano
©RIPRODUZIONE RISERVATA