«La scuola dei Salesiani rischia di scomparire»

Il direttore don Formenti: «Non sono arrivati i finanziamenti dalla Regione» Numerose le richieste pervenute per frequentare i corsi professionali

L’AQUILA. «La scuola di istruzione e formazione professionale dei Salesiani rischia di scomparire». A lanciare l’allarme è il direttore dell’Opera salesiana dell’Aquila, don Roberto Formenti.

A oggi, infatti, ancora non prende il via l’anno scolastico 2014/15 per il centro di formazione aquilano a causa della mancanza di finanziamenti da parte della Regione. «Il problema riguarda tutto l’Abruzzo, con le sue tre sedi: Ortona e Vasto, oltre a quella del capoluogo», spiega don Roberto. «Basti pensare che ancora non riceviamo i finanziamenti per i corsi dell’anno passato, nonostante la Regione abbia ottenuto dallo Stato un fondo speciale di oltre due milioni per la formazione in Abruzzo».

Il costo di un anno del corso di formazione professionale dei Salesiani si aggira attorno ai 70mila euro. «Basterebbe una delibera per sbloccare questi finanziamenti», spiega il direttore, «ma ad oggi, nonostante le continue richieste, ancora non riusciamo a ottenere un euro e ci risulta, al contrario, che una parte dei fondi sia stata stornata in altre voci di spesa».

Intanto da settembre continuano ad arrivare richieste di studenti che vorrebbero frequentare le lezioni da meccanici, termoidraulici o elettricisti. «Ne abbiamo più di 60 in attesa», dice don Roberto. «Si tratta di ragazzi che in alcuni casi hanno ormai scelto di iscriversi nelle scuole pubbliche, visti i ritardi del centro professionale, in parte invece sono ancora in attesa. Ogni anno siamo costretti a mandare decine di studenti a casa. A fronte di una richiesta che si aggira sempre intorno alle 60 persone, infatti, negli ultimi cicli siamo riusciti ad attivare un solo corso, che può accogliere al massimo 25 studenti».

Il rischio, tuttavia, è che quest’anno non si riesca a far partire neanche un corso unico, come è già accaduto due anni fa. «Ci sono nove insegnanti a tempo indeterminato, uno a tempo determinato e 50 a progetto (nelle tre sedi) che rischiano di perdere il lavoro e che ancora stanno aspettando gli stipendi dell’anno passato», prosegue il direttore.

«Abbiamo incontrato il presidente della Regione a luglio», conclude, «ma è servito a poco. Quello dei Salesiani è l’unico ente storico di formazione professionale che ancora sopravvive in questa realtà. Ci auguriamo che il suo destino non sia quello di chiudere presto i battenti».

Si spera che l’appello non cada nel vuoto, anche perché molte di queste scuole possono produrre delle professionalità in grado di trovare degli sbocchi occupazionali nella regione.

Michela Corridore

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