Media Capograssi
«La scuola non rischia il crollo»
La replica del sindaco Ranalli a La Civita: fa soltanto terrorismo
SULMONA. «La scuola media Capograssi non è a rischio crollo». Il primo cittadino Peppino Ranalli mette fine a una lunga polemica ingaggiata dall'opposizione sulla vulnerabilità degli edifici scolastici, in particolare della scuola media Capograssi.
Il sindaco ha mostrato il verbale redatto dai tecnici dopo il sopralluogo nell'immobile. «È stato valutato» ha sottolineato Ranalli «in via prudenziale di puntellare una parte del tetto, in attesa dell'avvio dei lavori ma ciò non compromette in nessun modo la sicurezza dell'edificio». Nelle scorse settimane, il capogruppo consiliare del Pdl, Luigi La Civita aveva accusato l'amministrazione di trascurare la sicurezza nelle scuole, aveva inoltre evidenziato che «il tetto delle medie Capograssi di via Dalmazia è pericolante. Inoltre, ci sono problemi anche su un pilastro». Una denuncia che il sindaco Ranalli non ha gradito. «La Civita fa soltanto terrorismo» ha aggiunto «voglio tranquillizzare i cittadini: le scuole sono sicure, ovvio che, in linea con i nuovi adeguamenti antisismici, abbiamo già programmato degli interventi per migliorarne la situazione. La Civita mi ha anche accusato di non avere fondi a disposizione, ma i soldi saranno reperiti anche dalla vendita degli immobili comunali».
Complessivamente per gli interventi in alcune scuole elementari e medie servirebbero 4 milioni e 700 mila euro. L'amministrazione sta valutando, per i prossimi mesi, l'individuazione di nuovi immobili, più appetibili, da mettere all'asta. Il sindaco Ranalli è un fiume in piena. «Il capogruppo del Pdl» ha rincarato «ha sollecitato le mie dimissioni, ma rispedisco l'invito al mittente. Mi risulta che, durante l'amministrazione di centrodestra La Civita, in qualità di architetto, abbia ottenuto un incarico di circa 27 mila euro proprio nell'ambito dei progetti relativi alla sicurezza nelle scuole, incarico che ha poi lasciato una volta diventato consigliere comunale, indicando, però, un suo collega in sostituzione. Appare strano che, adesso, debba fare terrorismo proprio sulla mancata sicurezza negli edifici scolastici».
Chiara Buccini
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