La Zona franca raddoppia: 90 milioni
Emendamento dei senatori abruzzesi di destra e sinistra. Proroga tasse ma non per tutti
L'AQUILA. All'ultimo tuffo, con la gente quasi già in piazza, rispunta la zona franca. Rispunta, sì, perché di ripensamento si tratta. Il governo decide di non opporsi alla proposta bipartisan dei senatori abruzzesi di ripristinare la vecchia misura di agevolazioni, che era già stata ridotta a zona «a burocrazia zero». Oltre ai 45 milioni già previsti ce ne saranno altrettanti spalmati in tre anni.
ZONA FRANCA. In Commissione Bilancio passa un emendamento trasversale (primo firmatario Franco Marini, Pd, presidente emerito del Senato, secondo firmatario Filippo Piccone, Pdl, coordinatore del partito di Berlusconi in Abruzzo) che ripristina la vecchia idea: zona franca urbana, cioè agevolazioni fiscali e contributive vere e proprie. E non semplice snellimento burocratico per le imprese. L'emendamento porta la firma di tutti i senatori abruzzesi. Oltre allo stanziamento iniziale di 45 milioni l'emendamento prevede l'introduzione di altri 45 divisi in tre annualità: 2011, 2012 e 2013. «Grazie all'approvazione», dice una nota dei senatori, «si dà certezza a una disposizione considerata indispensabile per stimolare la ripresa delle attività produttive aquilane. Non c'è dubbio che lo spirito bipartisan dell'emendamento e l'impegno comune di tutte le parti politiche hanno convinto il governo a dare parere positivo».
COME FUNZIONA. Le agevolazioni della zona franca riguardano piccole aziende con meno di 50 persone e un fatturato annuo inferiore ai 10 milioni ma anche microimprese che non superano i 10 dipendenti e fatturano meno di 2 milioni all'anno. Le agevolazioni vanno dall'esenzione delle imposte e dell'Ici sui capannoni per i primi 5 anni all'esclusione del versamento dei contributi previdenziali. La zona franca interviene anche a favore delle imprese già attive, ma in misura meno ampia rispetto a quelle per le quali viene favorita la nascita con una detassazione straordinaria. Quelle esistenti possono godere delle stesse agevolazioni delle nuove ma fino a un massimo di 200mila euro in 3 anni.
TASSE. Come previsto, la stessa Commissione Bilancio dà il via libera all'emendamento-Azzollini (relatore della manovra) che prevede la proroga della sospensione per alcune categorie. Esclusi dipendenti e pensionati, la proposta che riguarda imprenditori e autonomi con volume d'affari non superiore a 200mila euro (soglia che dovrebbe riguardare solo le imprese e non anche i titolari di partite Iva) sposta al 20 dicembre 2010 il ritorno al pagamento delle nuove tasse. Per le vecchie, la restituzione scatta da gennaio 2011, al 100 per cento e in 60 rate. Proposta passata con qualche lieve modifica sulle coperture. La misura viene finanziata attraverso la seconda tranche dello scudo fiscale e l'aumento delle accise sulle sigarette.
PDL ESULTA. Per Gaetano Quagliariello (Pdl) «il rinvio dei termini per il rimborso delle tasse, l'ulteriore proroga per i professionisti e le piccole imprese, la conferma della zona franca con ulteriore finanziamento testimoniano che il centrodestra è vicino all'Abruzzo colpito dal terremoto». Il vicepresidente vicario dei senatori Pdl loda «il senatore Tancredi che ha seguito direttamente la stesura dell'emendamento». Per Tancredi, «il testo testimonia l'impegno del governo. L'emendamento riprende integralmente quello che io stesso presentai qualche tempo fa. I cittadini potranno godere di una proroga della restituzione delle tasse non pagate fino al primo gennaio 2011, oltre a una nuova sospensione per i lavoratori autonomi e i titolari di partite Iva».
PD CRITICO. «Due buone notizie e una pessima», affermano i senatori del Pd Franco Marini, Giovanni Legnini e Luigi Lusi. «La prima è che è stata ripristinata la zona franca urbana e sono raddoppiati i fondi, da 45 a 90 milioni. La seconda buona notizia è che tale risultato è stato reso possibile grazie alla condivisione di maggioranza e opposizione di un emendamento sul quale si è riusciti a convincere il relatore e il governo per rendere finalmente concreto il principale strumento per la ripresa economica all'Aquila. Quando vi è unità d'intenti i risultati si possono ottenere. La notizia pessima è che i nostri emendamenti per la sospensione delle tasse per tutti fino a dicembre e la rateizzazione per 10 anni con riduzione del 40% sono stati respinti. Continueremo la battaglia in aula».
MASCITELLI (IDV). Per il senatore Alfonso Mascitelli (Italia dei Valori), «il governo deve smetterla di prendere in giro gli abruzzesi affrontando il dramma della ricostruzione con misure-tampone. La manovra mortifica la dignità dell'Aquila». Respinto l'emendamento Idv sulla restituzione da giugno 2011, in 120 rate, al 40%. «È ora di finirla con provvedimenti che devono ogni volta essere faticosamente conquistati dalle nostre popolazioni salvo poi essere rappresentati mediaticamente dal governo come gentili concessioni».
DE MATTEIS (MPA). Il vicepresidente vicario del consiglio regionale Giorgio De Matteis (Mpa) sottolinea che «i nostri incontri al ministero dello Sviluppo economico hanno dato frutti. Torna la zona franca come da delibera Cipe del 13 maggio. La disponibilità sarà di 60 milioni di euro per ogni anno dal 2011 al 2013».
ZONA FRANCA. In Commissione Bilancio passa un emendamento trasversale (primo firmatario Franco Marini, Pd, presidente emerito del Senato, secondo firmatario Filippo Piccone, Pdl, coordinatore del partito di Berlusconi in Abruzzo) che ripristina la vecchia idea: zona franca urbana, cioè agevolazioni fiscali e contributive vere e proprie. E non semplice snellimento burocratico per le imprese. L'emendamento porta la firma di tutti i senatori abruzzesi. Oltre allo stanziamento iniziale di 45 milioni l'emendamento prevede l'introduzione di altri 45 divisi in tre annualità: 2011, 2012 e 2013. «Grazie all'approvazione», dice una nota dei senatori, «si dà certezza a una disposizione considerata indispensabile per stimolare la ripresa delle attività produttive aquilane. Non c'è dubbio che lo spirito bipartisan dell'emendamento e l'impegno comune di tutte le parti politiche hanno convinto il governo a dare parere positivo».
COME FUNZIONA. Le agevolazioni della zona franca riguardano piccole aziende con meno di 50 persone e un fatturato annuo inferiore ai 10 milioni ma anche microimprese che non superano i 10 dipendenti e fatturano meno di 2 milioni all'anno. Le agevolazioni vanno dall'esenzione delle imposte e dell'Ici sui capannoni per i primi 5 anni all'esclusione del versamento dei contributi previdenziali. La zona franca interviene anche a favore delle imprese già attive, ma in misura meno ampia rispetto a quelle per le quali viene favorita la nascita con una detassazione straordinaria. Quelle esistenti possono godere delle stesse agevolazioni delle nuove ma fino a un massimo di 200mila euro in 3 anni.
TASSE. Come previsto, la stessa Commissione Bilancio dà il via libera all'emendamento-Azzollini (relatore della manovra) che prevede la proroga della sospensione per alcune categorie. Esclusi dipendenti e pensionati, la proposta che riguarda imprenditori e autonomi con volume d'affari non superiore a 200mila euro (soglia che dovrebbe riguardare solo le imprese e non anche i titolari di partite Iva) sposta al 20 dicembre 2010 il ritorno al pagamento delle nuove tasse. Per le vecchie, la restituzione scatta da gennaio 2011, al 100 per cento e in 60 rate. Proposta passata con qualche lieve modifica sulle coperture. La misura viene finanziata attraverso la seconda tranche dello scudo fiscale e l'aumento delle accise sulle sigarette.
PDL ESULTA. Per Gaetano Quagliariello (Pdl) «il rinvio dei termini per il rimborso delle tasse, l'ulteriore proroga per i professionisti e le piccole imprese, la conferma della zona franca con ulteriore finanziamento testimoniano che il centrodestra è vicino all'Abruzzo colpito dal terremoto». Il vicepresidente vicario dei senatori Pdl loda «il senatore Tancredi che ha seguito direttamente la stesura dell'emendamento». Per Tancredi, «il testo testimonia l'impegno del governo. L'emendamento riprende integralmente quello che io stesso presentai qualche tempo fa. I cittadini potranno godere di una proroga della restituzione delle tasse non pagate fino al primo gennaio 2011, oltre a una nuova sospensione per i lavoratori autonomi e i titolari di partite Iva».
PD CRITICO. «Due buone notizie e una pessima», affermano i senatori del Pd Franco Marini, Giovanni Legnini e Luigi Lusi. «La prima è che è stata ripristinata la zona franca urbana e sono raddoppiati i fondi, da 45 a 90 milioni. La seconda buona notizia è che tale risultato è stato reso possibile grazie alla condivisione di maggioranza e opposizione di un emendamento sul quale si è riusciti a convincere il relatore e il governo per rendere finalmente concreto il principale strumento per la ripresa economica all'Aquila. Quando vi è unità d'intenti i risultati si possono ottenere. La notizia pessima è che i nostri emendamenti per la sospensione delle tasse per tutti fino a dicembre e la rateizzazione per 10 anni con riduzione del 40% sono stati respinti. Continueremo la battaglia in aula».
MASCITELLI (IDV). Per il senatore Alfonso Mascitelli (Italia dei Valori), «il governo deve smetterla di prendere in giro gli abruzzesi affrontando il dramma della ricostruzione con misure-tampone. La manovra mortifica la dignità dell'Aquila». Respinto l'emendamento Idv sulla restituzione da giugno 2011, in 120 rate, al 40%. «È ora di finirla con provvedimenti che devono ogni volta essere faticosamente conquistati dalle nostre popolazioni salvo poi essere rappresentati mediaticamente dal governo come gentili concessioni».
DE MATTEIS (MPA). Il vicepresidente vicario del consiglio regionale Giorgio De Matteis (Mpa) sottolinea che «i nostri incontri al ministero dello Sviluppo economico hanno dato frutti. Torna la zona franca come da delibera Cipe del 13 maggio. La disponibilità sarà di 60 milioni di euro per ogni anno dal 2011 al 2013».
© RIPRODUZIONE RISERVATA