«Le foto di mio padre al terminal del bus»  

Appello della figlia di Benso, sparito da Rocca di Cambio. Gran Sasso, giallo sullo zaino dello studente

L’AQUILA. Vanno avanti le ricerche di Marco Benso e Lewin Weituschat, l’88enne romano e lo studente Erasmus, entrambi dispersi da giorni sulle montagne aquilane. Il primo dallo scorso 29 luglio e l’altro dal 16 agosto. Due fronti di ricerca, ambedue gestiti dalla prefettura dell’Aquila, che sta coordinando le operazioni assieme a carabinieri, polizia, vigili del fuoco, volontari di protezione civile e unità cinofile. In volo anche droni ed elicotteri.
Le speranze si sono ravvivate nelle ultime ore con nuove segnalazioni di avvistamenti. Ieri i familiari di Benso si sono recati nella stazione dei carabinieri del capoluogo. «Siamo venuti qui per disperazione», si sfoga la figlia dell’anziano, Paola Benso. «Abbiamo notato che al terminal bus di Collemaggio non c’è nemmeno una foto di mio padre». Ma le attività vanno avanti senza sosta. Benso è scomparso venti giorni fa da Rocca di Cambio. La mattina del 29 luglio, verso le 8, si era recato a piedi, senza cellulare né documenti, dalla propria casa, in località Cerri, al bar del paese, dove ha preso un caffè. Si pensa che sulla via del ritorno abbia perso l’orientamento perché, invece di tornare verso casa, ha invece proseguito lungo la strada vecchia che porta da Rocca di Cambio verso L’Aquila. Proprio nel capoluogo di regione risale l’ultimo avvistamento. Sembrerebbe infatti che l’88enne, ex dirigente in pensione di una multinazionale, si trovasse all’Aquila lo scorso 14 agosto. A riconoscerlo è stato un avvocato che lo ha avvistato in via Antica Arischia. Ricerche in corso anche per lo studente universitario. I vigili del fuoco e le forze dell’ordine stanno verificando le ultime segnalazioni: quello che dall’alto sembrava uno zaino potenzialmente appartenente al giovane, e che poi non si è rivelato tale, e l’avvistamento di giorni fa sul monte Camicia. (a.d.a.)