Le mani della camorra sugli ortaggi del Fucino, la Dia: trasporti gestiti da Casalesi e Mallardo
Maxi inchiesta della Dia di Roma: 20 arrresti. I clan stabilivano i prezzi del traspoto dei bancali e lo imponevano agli agricoltori
AVEZZANO. Una fitta rete dei clan dei Casalesi e dei Mallardo gestiva da anni il trasporto degli ortaggi del Fucino dai campi ai mercati ortofrutticoli d'Italia. A sgominare questo sistema è stata una maxi inchiesta partita cinque anni fa che ha interessato il centro operativo Dia di Roma, coadiuvato dalle articolazioni Dia di Napoli, Salerno, Palermo, Caltanissetta, Catania e Bologna, e ha portato all'arresto di 20 persone (nove in carcere e undici ai domiciliari).
In pratica i due clan stabilivano i prezzi del trasporto dei bancali e lo imponevano agli agricoltori che non avevano via di scampo se non affidarsi a loro per diffondere i loro prodotti. Oltre a guadagnare il cinque per cento su ogni bancale trasportato i malavitosi riuscivano anche a gestire una fitta rete di trasportatori dai quali avevano ulteriori profitti. Avezzano, Napoli e Fondi erano solo alcuni dei mercati controllati dai due clan che avevano tentacoli in tutta Italia.