LFoundry, ora riparte la trattativa
Prove di dialogo su mensa, trasporti e pause. Ma non sulla nuova turnazione
AVEZZANO. Si apre uno spiraglio di dialogo tra i vertici di LFoundry e le organizzazioni sindacali sulle problematiche relative alla nuova turnazione. Recentemente l’azienda più grande del territorio, di proprietà cinese, ha apportato significativi cambiamenti alla turnazione lavorativa, passando dai turni di 12 ore, adottati per oltre 25 anni, a quelli di 8 ore con una nuova struttura “6+3” (sei giorni lavorativi seguiti da tre di riposo). Questo cambiamento ha suscitato numerose polemiche, soprattutto per la pausa unica di 45 minuti, che molti degli 850 dipendenti che osservano i turni hanno ritenuto inadeguata. Le organizzazioni sindacali, Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, oltre alle rsu dello stabilimento, hanno espresso preoccupazione relativamente alla mancanza di dialogo con l’azienda e alle conseguenze che questa modifica sta avendo sulla vita quotidiana dei dipendenti. In vista del vertice di martedì al ministero delle Imprese e del made in Italy, durante il quale i vertici dello stabilimento dovrebbero svelare il piano industriale, nei giorni scorsi c’è stato un primo confronto tra l’azienda e le organizzazioni sindacali. «Nell’incontro tra la delegazione sindacale LFoundry e la direzione aziendale relativamente alla trattativa sul turno da 8 ore (6+3)», hanno spiegato i segretari provinciali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, Antonello Tangredi, Elvira De Sanctis e Michele Paliani, «abbiamo illustrato le richieste che vanno nella direzione non solo di non perdere reddito rispetto al turno 2+3, ma anche di riconoscere il disagio della nuova turnazione. Ci siamo resi disponibili ad affrontare una trattativa no-stop sin da subito ed è stata sottolineata la necessità di prevedere una seconda pausa, oltre a quella per il pasto, date le condizioni di lavoro in questa azienda».
I sindacati hanno promosso sondaggi tra i lavoratori, e oltre l’80% ha manifestato insoddisfazione per la nuova turnazione. Sebbene abbia ribadito che non tornerà indietro sul cambiamento, l’azienda si è detta disposta a trattare su alcuni aspetti della vertenza, come mensa, trasporti e pause per cercare soluzioni che possano alleviare le difficoltà dei dipendenti. (e.b.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .
I sindacati hanno promosso sondaggi tra i lavoratori, e oltre l’80% ha manifestato insoddisfazione per la nuova turnazione. Sebbene abbia ribadito che non tornerà indietro sul cambiamento, l’azienda si è detta disposta a trattare su alcuni aspetti della vertenza, come mensa, trasporti e pause per cercare soluzioni che possano alleviare le difficoltà dei dipendenti. (e.b.)
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