LFoundry, ricomincia la trattativa
Oggi l’incontro tra le parti, ma l’azienda è ferma sui 134 esuberi
AVEZZANO. Si terrà questa mattina alle 10 un incontro cruciale tra i rappresentanti sindacali e i vertici di LFoundry per discutere le proposte che possano scongiurare i tagli e le altre misure previste dal piano industriale. L’azienda di proprietà cinese, attiva nel settore della microelettronica, ha annunciato 134 licenziamenti, 80 demansionamenti e l’esternalizzazione di alcuni servizi a partire da gennaio, suscitando forti proteste. Nonostante le richieste del mondo sindacale e politico di fare un passo indietro, i vertici del sito, a partire dall'amministratore delegato Marcello D’Antiochia, hanno confermato la volontà di andare avanti per la loro strada. I rappresentanti di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, impegnati negli ultimi giorni nella definizione di soluzioni alternative, puntano su strumenti come i prepensionamenti e il ricorso a misure di crisi già adottate da altre aziende per poter bloccare il piano e dare un futuro allo stabilimento della zona nord della città dove lavorano 1.400 dipendenti. L’obiettivo è prima di tutto evitare i licenziamenti forzati, ma anche garantire investimenti che possano assicurare stabilità alla fabbrica. Nonostante l’ultimatum lanciato nei giorni scorsi dalla Regione, l’azienda sembra intenzionata a proseguire con il piano industriale ma allo stesso tempo si è resa disponibile a dialogare con le parti sociali.
Gli esponenti delle rsu questa mattina ribadiranno la necessità di investimenti strutturali sul territorio per preservare l’occupazione e la competitività del sito produttivo. (e.b.)
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