LFoundry torna sui suoi passi: pronta a ritirare i licenziamenti
Dopo un mese di scioperi e proteste, l’azienda intraprende la strada del dialogo con i sindacati Salvi i 134 dipendenti delle agenzie interinali attraverso il ricorso a due anni di contratti di solidarietà
AVEZZANO. LFoundry fa un passo indietro sui 134 licenziamenti e intraprende la strada del dialogo con le organizzazioni sindacali per due anni di ammortizzatori sociali. Dopo circa un mese di battaglie i lavoratori dell’azienda più grande del territorio hanno incassato il primo risultato. Ora bisognerà trovare la quadra su tutti gli altri punti del piano industriale sul quale già questa mattina i vertici del sito e le parti sociali si confronteranno per i 1.400 dipendenti.
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Ieri mattina nello stabilimento si sono messi intorno a un tavolo il direttore del personale Alessandro Albertini, il responsabile delle relazioni industriali Fabrizio Felli e il responsabile finanziario Stefano Piccone per l’azienda, Giulio Sanità per Confindustria L’Aquila, le Rsu di stabilimento e poi Elvira De Sanctis (Fiom-Cgil), Antonello Tangredi (Fim-Cisl) e Michele Paliani (Uil- Uilm). L’azienda si è detta pronta a fare un passo indietro sui licenziamenti dei 134 dipendenti delle agenzie interinali che operano nel sito, ma ricorrerà a 24 mesi di contratti di solidarietà. «La direzione aziendale intende affrontare il prossimo biennio ricorrendo a strumenti solidali e di formazione», hanno spiegato le Rsu, «discussi i principi generali, già da domani (oggi per chi legge) si affronteranno le questioni allo scopo di giungere in tempi brevi a un accordo che impegnerà formalmente la direzione a ritirare i provvedimenti invasivi elencati, quali il licenziamento dei 134 lavoratori somministrati e gli 80 demansionamenti».
NUOVO INCONTRO
«Va colto con favore il fatto che ci siamo potuti sedere a ragionare su proposte diverse da quelle che ci avevano prospettato, ora da qui a capire i dettagli è un po’ prematuro», ha detto De Sanctis. «Cercheremo di capire meglio nei prossimi incontri anche la questione degli i ammortizzatori sociali». Secondo Tangredi «è stato fatto un buon passo avanti. LFoundry ha deciso di accogliere le prime due richieste sindacali che, di fatto, rappresentano il ritiro dei licenziamenti dei precari e gli 80 demansionamenti che non ci saranno più. Ha deciso di mettere in pratica 2 anni di contratti di solidarietà, unitamente al fondo nuove competenze, ovvero la formazione, per proiettare il sito dopo la transizione». Oggi e domani si continuerà a discutere con l'obiettivo di trovare un accordo complessivo. «Abbiamo scongiurato i licenziamenti», ha commentato Paliani, «rimangono però da sistemare le unità legate all'information technology (5/6 unità) i vigilantes e la situazione delle pause».
PROSSIMI PASSI
La scelta di optare per un ventaglio di ammortizzatori sociali era stata già avanzata nel consiglio comunale straordinario di Avezzano. Il consigliere regionale Massimo Verrecchia (FdI) aveva suggerito di prenderli in considerazione, come del resto le Rsu, nei momenti di confronto con i vertici del sito. «Apprendiamo con soddisfazione che dal confronto tra azienda e sindacati si è aperta una nuova fase di dialogo», ha detto il senatore del Pd Michele Fina, "«uttavia abbiamo il dovere di attendere gli sviluppi del confronto e continuare a lavorare per la migliore soluzione». Domani in Senato si discuterà l'interrogazione presentata da Fina e dalla senatrice Gabriella Di Girolamo (M5S). «Un importante risultato frutto del confronto tra i vertici dell’azienda e le organizzazioni sindacali che hanno trovato sempre il supporto delle istituzioni, in particolare del Comune di Avezzano», ha precisato il sindaco, Gianni Di Pangrazio, «serviranno ulteriori passaggi, ma possiamo già dire che un passo fondamentale è stato fatto». Per il gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle «in quest’ottica, si potrebbe arrivare all’obiettivo cheabbiamo condiviso fin dal primo momento di questa crisi: evitare i tagli».
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