PratoLa peligna

Lite sui nomi delle strade «Dimenticati gli antifascisti»

PRATOLA PELIGNA. Esprimono soddisfazione per il fatto che lo storico Riccardo Lolli ha riportato alla luce le vicende del partigiano Vittorio Mondazzi e condannano l’atteggiamento dei sindaco...

PRATOLA PELIGNA. Esprimono soddisfazione per il fatto che lo storico Riccardo Lolli ha riportato alla luce le vicende del partigiano Vittorio Mondazzi e condannano l’atteggiamento dei sindaco Antonio De Crescentiis. L’intervento è a firma del coordinatore provinciale dei Giovani comunisti Giacomo De Fanis, che accusa il primo cittadino di Pratola di non rispettare la memoria degli antifascisti. Il riferimento è alla mancata inaugurazione, attesa da oltre un anno, di una strada per ricordare Rocco Di Pillo, di Pratola, perseguitato e deportato dai nazifascisti e di prendere una chiara posizione sul partigiano Mondazzi. Due fatti a cui si aggiunge la mancata realizzazione di un monumento alla Brigata Majella. «Ricordiamo al sindaco», afferma De Fanis, «che dimenticare coloro che si batterono per la Liberazione è un attentato alla memoria storica e al ricordo della tragedia del nazifascismo. In particolare, per quanto riguarda il luogo pubblico da intitolare a Di Pillo, è stato promesso, ma non è stato realizzato, facendo della delibera di giunta comunale una lettera morta. Inoltre, il presunto monumento alla Brigata Majella, sempre promesso dallo stesso sindaco prima ancora della strada a Di Pillo, non è stato realizzato. Al contrario», continua, «la dedica all’ex podestà Italo Ciaglia dell’aula di biblioteca dell’Itis di Pratola, così come la dedica ai Martiri delle foibe della rotonda stradale, entrambe dell’amministrazione provinciale, sono state effettuate alacremente, alla sistematica presenza del sindaco De Crescentiis. A questo punto», conclude, «chiediamo al sindaco e presidente della Provincia, qual è il motivo che lo spinge a non voler esprimere la stessa celerità per ricordare i pratolani antifascisti, verso i quali continua ad avere una memoria corta, abbastanza da non durare più del tempo necessario a spendere solo qualche parola?». L’intervento è destinato ad avere un certo peso nel centro peligno, che ha ottenuto anche la medaglia di bronzo al merito civile proprio per sottolineare il sacrificio di molti residenti che si batterono per la Liberazione.

Federico Cifani
©RIPRODUZIONE RISERVATA