Lucoli, la Forestale sequestra mandria di cavalli incustoditi

L’operazione, chiamata "Furia" sarà replicata anche in altre zone

LUCOLI. L'hanno chiamata «operazione Furia». Si tratta del sequestro di una ventina di cavalli vaganti che minacciavano la pubblica incolumità, la salute pubblica e la sicurezza stradale. Un intervento, quello della Forestale, «che si è reso necessario per ridimensionare il fenomeno del pascolo vagante incustodito e non autorizzato di equini e bovini lungo le strade». Il sequestro è avvenuto nella zona "La chiesola", a ridosso della statale 696, nel comune di Lucoli.

L'operazione di rastrellamento dei cavalli, lungo la strada che collega Campo Felice con il casello dell'A-24 di Tornimparte, è stata eseguita per mettere la parola fine all'abbandono di animali nel fondo altrui e al pascolo abusivo. Il blitz è scattato nei giorni scorsi, dopo diversi mesi di osservazioni, quando i forestali del Comando stazione di Lucoli hanno individuato gli equini vaganti in vari punti della statale 696, luogo di molteplici incidenti con danni ingenti ai veicoli e con lesioni, anche gravi, a persone e animali. La mandria è stata radunata grazie all'intervento degli specialisti del reparto a cavallo e poi trasferita in una stalla di sosta. Il tutto è avvenuto in collaborazione con il Comune di Lucoli e con il servizio veterinario della Asl.

«Particolarmente delicata» si legge in una nota della Forestale «è stata la fase di carico sull'autocarro dei cavalli, tra cui uno stallone. Ma la professionalità del servizio veterinario e quella degli agenti del reparto a cavallo della Forestale ha permesso di procedere all'operazione - il primo sequestro di animali vaganti in Italia - rispettando la normativa sul benessere animale».

Le indagini sono in corso per identificare i proprietari dei cavalli che rischiano la denuncia, sanzioni per oltre 9.000 euro per gravi violazioni al regolamento di polizia veterinaria (mancata vaccinazione, omessa microcippatura e monta girovaga) e il pagamento delle spese di custodia, guardiania, trasporto e cattura. Spese che si aggirano intorno a 120 euro al giorno a capo. Qualora non si riuscisse a rintracciare i proprietari degli animali, il Comune di Lucoli procederà alla confisca e all'acquisizione dei cavalli al patrimonio dello Stato, mentre la Asl si farà carico della microcippatura e dei trattamenti sanitari obbligatori.

«Abbiamo voluto mettere un freno a tale pratica, alla luce degli innumerevoli incidenti automobilistici provocati dai cavalli. Una strada per evitare anche l'interruzione della filiera della tracciabilità delle carni equine, nonché gli ingenti danni ambientali provocati al rinnovamento naturale del patrimonio forestale» ha dichiarato il comandante provinciale del Corpo forestale Gualberto Mancini. «Operazioni dello stesso tipo verranno ripetute anche in altri comuni della provincia dell'Aquila, al fine di salvaguardare la salute pubblica, la vita degli automobilisti e degli animali».

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