Manager Asl, per Cialente Tordera è l’uomo giusto

15 Febbraio 2016

Il primo cittadino fa pressing sulla Regione e bacchetta D’Alfonso e Paolucci: «Noi amministratori tenuti fuori dalla riorganizzazione della rete ospedaliera»

L’AQUILA. «Ho chiesto al presidente Luciano D’Alfonso di chiudere la partita. Ci sono quattro nomi in ballo, ognuno con caratteristiche diverse. L’importante è chiudere». Sulla scelta del nuovo direttore generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, il sindaco Massimo Cialente fa pressing sulla Regione e ne approfitta anche per una tiratina d’orecchie, sia al governatore che all’assessore alla Sanità Silvio Paolucci: «La riorganizzazione della rete ospedaliera sta andando avanti a suon di riunioni tecniche, con la politica tenuta fuori dalla porta. Ma poi siamo noi amministratori che dobbiamo spiegare alla gente le decisioni calate dall’alto». È comunque questione di ore se, come annunciato da Paolucci, il nome del nuovo manager verrà fuori domani, a margine della seduta del consiglio regionale in programma a Pescara. Sul tavolo ci sono quattro nomi, conferma Cialente, con in pole position Rinaldo Tordera, attuale amministratore unico dell’Asm ed ex direttore della Carispaq. Non lo dice ufficialmente, ma per il sindaco è Tordera ad avere le carte giuste, tanto che rilancia la posizione espressa da Luigi De Lucchi, ex dirigente dell’Eni e figlio dell’olimpionica aquilana Ondina Valla: un direttore generale non medico, ma dall’accertata capacità manageriale. «Condivido punto per punto il pensiero di De Lucchi», sottolinea il primo cittadino, «e sono rammaricato con la Regione, perché stiamo aspettando da troppo tempo». Gli altri tre nomi sono quelli di Silvia Cavalli, direttore amministrativo di Roma 2, Antonello Maraldo, attuale direttore dell’Inail di Teramo dopo aver ricoperto lo stesso ruolo all’Aquila, e Tiziano Amorosi, dirigente della Provincia dell’Aquila. Nomi che sarebbero già bruciati, a favore di Tordera, nonostante le polemiche politiche che stanno accompagnando la vicenda, con la fronda capeggiata dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci che caldeggia, alla guida della Asl, un medico espressione della stessa azienda sanitaria. Cialente pare sicuro dell’esito della riunione di domani e si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: «Finora ci sono state riunioni su riunioni, non esaustive, sulla riorganizzazione della rete ospedaliera. Tutte a Pescara e senza convocare i sindaci. Tra l’altro, L’Aquila ha partecipato zoppa, mancando anche la figura del manager. Non vorrei pensare male», incalza il sindaco, «ma è sembrato quasi fatto apposta. Non si può tenere la politica fuori da decisioni così importanti, che coinvolgono tutti i territori e le popolazioni. Siamo noi sindaci, alla fine, a dover andare tra la gente a spiegare i criteri adottati, che neanche conosciamo. Il privilegiare il tecnicismo, scavalcando il ruolo degli amministratori, lo ritengo un passo falso, da parte di D’Alfonso e Paolucci, che mi stupisce non poco. Quindi, va azzerato tutto e vanno chiamati anche i sindaci».

Romana Scopano

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